L'ordinanza del governatore prevede deroghe soltanto per chi lavora nel settore dell'emergenza, per chi trasporta alimenti e beni essenziali e per chi ha un'attività imprenditoriale indifferibile perché connessa al ciclo biologico
Covid, Nello Musumeci dichiara Bronte zona rossa Fino al 25 novembre non si potrà lasciare la città
La notizia era nell’aria da settimane e quattro giorni fa era stata ufficializzata, sotto forma di richiesta ufficiale partita dall’Asp: la situazione epidemiologica a Bronte è critica e necessita di misure straordinarie. Per questo il presidente della Regione Nello Musumeci ha dichiarato il paese zona rossa. L’ordinanza è stata firmata questa mattina e contiene misure anche per Misilmeri, comune del Palermitano dove la diffusione del Covid-19 al momento non è contenibile con le prescrizioni attualmente in vigore nel resto dell’isola.
La zona rossa entrerà in vigore da domani e si protrarrà fino a mercoledì 25 novembre. Dieci giorni in cui la situazione a Bronte verrà monitorata. Soltanto dopo si capirà se i divieti saranno revocabili oppure bisognerà prolungare le misure straordinarie. L’ordinanza di Musumeci prevede il divieto di lasciare il territorio comunale con qualsiasi mezzo, l’impossibilità di circolare – anche a piedi – se non per esigenze di lavoro o per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità. Si potrà lasciare casa per ragioni di natura sanitaria. Stop anche a tutte le attività didattiche e agli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali di pubblica autorità.
A potere varcare i confini comunali saranno soltanto gli operatori socio-sanitari, il personale impegnato nell’assistenza alle attività collegate alla gestione dell’emergenza e chi trasporta prodotti alimentari, sanitari o beni essenziali. Deroga concessa anche a chi deve accudire animali e per le attività imprenditoriali non differibili perché connesse al ciclo biologico delle piante.
La situazione sanitaria a Bronte è andata via via peggiorando nei giorni scorsi, con la comparsa di un focolaio in una casa di cura. Numerosi anche i contagi all’interno delle scuole della cittadina e in ospedale. A contrarre il virus è stato anche il primo cittadino Pino Firrarello.