Il primo cittadino di Aci Sant’Antonio Santo Caruso ha fatto notare le discrepanze. «Non faccio polemica, ma mi è stato risposto che io non leggo le mail», dichiara a MeridioNews. La replica del commissario regionale: «Ci impegniamo a garantire il tracciamento»
Covid-19, la polemica sui conteggi tra sindaci e Asp Liberti: «Laboratori possono ritardare a dare risultati»
«Ho fatto notare che spesso c’è discrepanza tra i postivi al Covid 19 di cui i sindaci sono a conoscenza rispetto ai dati ufficiali che ci vengono forniti. Durante il lockdown e in questi giorni sono continuati i problemi di comunicazione con l’Asp». Esordisce così Santo Caruso. Nei giorni scorsi, durante una conferenza con i sindaci, il sindaco di Aci Sant’Antonio aveva fatto notare come gli undici positivi presenti sul territorio comunale, stando a quanto comunicato dall’Asp, fossero inferiori rispetto al numero segnalato dall’utenza.
Dopo le dichiarazioni di Caruso non si è fatta attendere la risposta di Giuseppe Liberti, commissario del team Covid dell’Asp di Catania. Ed è lì che si è aperta la polemica. «Liberti ha detto che io non leggerei le email, cosa assolutamente falsa – continua Caruso – Io ho fatto presente i disagi riscontrati anche da altri miei colleghi, ma con questo ci tengo a dire che non voglio creare nessuna polemica: anzi, vorrei che ci fosse ancora più collaborazione tra noi e le istituzioni sanitarie». Nel comune dell’Acese i contagi comunicati dall’Asp ieri sono saliti a 13. «Adesso i dati si avvicinano a quelli che mi ha segnalato l’utenza e il bollettino arriva giornalmente – aggiunge Caruso -. Ma quando capita che siamo a conoscenza di molti più casi rispetto a quelli che ci comunica l’Asp, diventa difficile gestire quei soggetti che non risultano nei bollettini: dobbiamo garantire l’isolamento per loro e per le persone con cui sono entrate in contatto». La confusione sui numeri può determinare conseguenze di carattere pratico. «Ci sono protocolli da attuare per i casi Covid e uno di questi riguarda la raccolta dei rifiuti, che per i soggetti positivi è fatta dall’Asp e non dal Comune», ricorda Caruso.
Se da un lato il primo cittadino manifesta alcune criticità, Liberti mette in evidenza le difficoltà di andare al passo della crescita dei contagi. «Stiamo cercando di garantire il tracciamento, nonostante i casi in aumento – è la replica a MeridioNews del commissario Covid nell’Area metropolitana di Catania -. Ogni sera, alle 22, abbiamo tutti i dati che ci vengono trasmessi dai laboratori di analisi della provincia. I bollettini che vengono dati dai sindaci riguardano il numero che ci viene comunicato il giorno prima: capita che ci siano dei ritardi in qualche laboratorio».
In Sicilia, nella giornata di oggi, si sono registrati 574 nuovi casi e dieci decessi. In provincia di Catania, i nuovi positivi hanno superato la soglia di duecento in un solo giorno. «Ogni giorno dobbiamo dare notizia di tutti i nuovi postivi e poi risalire alle persone con cui sono entrati in contatto per predisporre l’isolamento – va avanti Liberti – Se i contagi aumenteranno ancora vertiginosamente, il tracciamento diventerà sempre più complicato. Capisco le parole del sindaco, ma anche il lavoro delle Asp non è semplice. Con i Comuni continueremo a dialogare – conclude – anzi servirà essere ancora più in sinergia».