Questo pomeriggio la ministra degli Interni Luciana Lamorgese e il ministro dellla Salute Roberto Speranza hanno firmato una nuova ordinanza, che restringe ancora di più la possibilità di muoversi per tutti i cittadini. Nei giorni scorsi, la polemica sui ritorni in Sicilia
Covid-19, da oggi è vietato uscire dal proprio Comune Stop a rientri. Deroghe solo per lavoro e motivi di salute
Stop ai rientri nei luoghi di residenza o domicilio. Questo in sintesi il principale effetto di una nuova ordinanza emanata nel pomeriggio dai ministeri dell’Interno e della Salute. Il testo firmato da Luciana Lamorgese e Roberto Speranza è di due articoli e prevede il divieto «di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute».
La volontà del governo nazionale resta la stessa ribadita in queste settimane: ridurre al minimo essenziale gli spostamenti, favorendo la permanenza all’interno delle abitazioni. Al momento, infatti, è questa la misura più efficace per contenere la diffusione dell’epidemia di Covid-19 che in Italia ha già causato oltre 4800 morti.
Il nuovo provvedimento arriva a pochi giorni dal decreto che la Regione Siciliana aveva ottenuto da parte del ministero dei Trasporti sulla stretta dei collegamenti con l’isola. Il fenomeno dei ritorni a casa, specialmente dalle regioni del Nord dove il virus ha provocato le conseguenze peggiori, aveva scatenato le polemiche per via del rischio di fare innalzare i contagi. Previsione che in questi giorni si sta confermando, con un’impennata di casi positivi, così come sottolineato questa mattina dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.
In Sicilia in queste settimane sono ritornate oltre 30mila persone. Per loro, l’obbligo di registrare il proprio spostamento e di restare in quarantena per due settimane. Una precauzione che il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha esteso, con un’ordinanza, anche ai familiari conviventi, nel caso in cui negli appartamenti non ci fossero le condizioni idonee a garantire l’isolamento. Una misura che, sulla carta, non dovrebbe più interessare altre persone perché da oggi la Sicilia non potrà essere più raggiunta. Se non per motivi di lavoro e salute.