Una pratica che non è dannosa solo a causa degli svantaggi a danno di chi rispetta le regole ma c'è da considerare il versante rischio contagio da Covid 19. Sul punto ieri audizione in VI Commissione con il rappresentante di categoria della Confesercenti
Covid-19, a Bonagia sala da barba in un magazzino: sigilli Ieri appello del Comune a non usufruire di servizi abusivi
Anche a Palermo ai tempi del coronavirus si è fatto strada il fenomeno dei barbieri e parrucchieri abusivi. Una pratica che non è dannosa solo a causa degli svantaggi a danno di chi rispetta le regole ma c’è da considerare il versante rischio contagio da Covid 19. È notizia di oggi che la polizia, ha sequestrato un locale a Bonagia adibito a sala da barba con tanto di poltrone, specchi, accessori e prodotti vari. Sono quindi scattate le previste sanzioni amministrative per l’esercizio abusivo dell’attività e per le carenze riscontrate, mentre il barbiere 46enne e il cliente sorpreso a farsi radere, sono stati sanzionati per aver violato le misure disposte dal Governo per il contenimento della diffusione dei contagi da Covid-19. Questo non è stato l’unico caso riscontrato ed è una ulteriore conferma di quanto riportato ieri in VI commissione durante un’audizione con il vice presidente di Confesercenti Palermo Nunzio Reina, per affrontare le problematiche legate all’emergenza economica causata dal Covid-19.
Il presidente della VI Commissione Ottavio Zacco, che a nome dell’intera commissione ha reso partecipe l’assessore alle attività produttive Piampiano, affinché si intervenga per sensibilizzare le forze dell’ordine al fine di contrastare in maniera risolutiva il sempre più dilagante fenomeno degli abusivi. Il referente della categoria Reina, ha detto Zacco, ha fatto notare che «nonostante le parrucchiere siano chiuse da numerose settimane riporta la nota del Comune – rispettando in maniera scrupolosa tutti i DPCM del Presidente del Consiglio, le ordinanze Regionali e comunali, ci giungono notizie da svariate fonti, che gli abusivi hanno incrementato la loro attività a domicilio, non solo foraggiando il lavoro nero, ma soprattutto mettendo a rischio la salute di tutti e compromettendo l’emergenza sanitaria della nostra città». E poi si aggiunge nella nota: «Tale comportamento lede la dignità di chi è titolare di partita Iva e nel pieno rispetto delle regole si è visto costretto a chiudere i propri saloni. Queste condotte scellerate, che destano preoccupazione, denunciate dai rappresentanti della categoria, sono state accolte e condivise da tutti i componenti della commissione, che hanno subito delegato il presidente Zacco per intervenire affinché si possano attivare tutti gli strumenti utili per contrastare il fenomeno».
Sulla crisi che stanno attraversando, tra le altre, le categoria dei barbieri e dei parrucchieri sono intervenuti anche l’assessore alle attività Economiche Leopoldo Piampiano e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: «La corretta applicazione delle norme di contrasto al Covid da parte di categorie artigiane quali barbieri e parrucchieri ha portato, soprattutto per quest’ultima categoria, un doppio danno dovuto all’interruzione dell’attività commerciale e dalla contemporanea attività di abusivi che in spregio delle norme di igiene e sicurezza operano a domicilio. Facciamo appello ai cittadini perché non usufruiscano di questi servizi che sono prima di tutto pericolosi per loro stessi e auspichiamo che comunque nel frattempo tutte le categorie artigiane possano trovare adeguate forme di sostegno economico per i danni che stanno subendo».