A favore hanno votato soltanto in tre, i deputati Giorgio Assenza (Forza Italia), Girolamo Fazio (Misto) e Roberto Clemente (Grande Sud-Pid). La presidente Maggio: «Lavoro di due anni». Trizzino: «Avrebbe creato non pochi imbarazzi anche a quei Comuni che hanno già messo mano alle demolizioni»
Coste, stop a sanatoria per abusivi entro i 150 metri La commissione Ambiente boccia gli emendamenti
Nessuna sanatoria in vista per le strutture abusive entro i 150 metri dalla costa. Lo spauracchio degli emendamenti presentati in commissione Ambiente all’Ars che aprivano all’ipotesi di un condono per gli abusivi, è stato spazzato via oggi nell’organismo parlamentare, che ha dato il via libera al ddl di recepimento del Testo Unico in materia edilizia. A favore della sanatoria hanno votato soltanto in tre, i deputati Giorgio Assenza (Forza Italia), Girolamo Fazio (Misto) e Roberto Clemente (Grande Sud-Pid).
Soddisfatto il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, che è convinto del fatto che la strada sia ancora lunga «sul terreno della legalità e del far prevalere nella politica siciliana l’etica e la morale». A dirla tutta, in commissione non sembra essere stato tutto rose e fiori: «Questa inutile e pericolosa mossa propagandistica – ha aggiunto Zanna – di alcuni deputati ha, però, già fatto danni, perché ha sollecitato interessi che si nutrono d’illegalità e bruttezza. Non è riuscita a sfregiare nuovamente il paesaggio, le coste e il patrimonio naturalistico dell’isola, ma ha già purtroppo ferito e mortificato la dignità di tutti i siciliani onesti e per bene».
A confermare la tensione in commissione, il pentastellato Giampiero Trizzino, che sottolinea: «Ci sono norme che dovrebbero prescindere la logica dei numeri a favore di quella del buon senso, ma evidentemente non è sempre così. Anche in questa occasione abbiamo dovuto fare un vero e proprio braccio di ferro contro chi voleva aggredire le nostre coste. Ci siamo battuti per la tutela del territorio – sottolinea il deputato – perché si stava svilendo una legge che invece potrà portare una ventata di aria fresca per la tutela del paesaggio ed alla fine siamo riusciti a convincere governo e la maggioranza a bloccare la sanatoria delle coste. Pensare di poter sanare situazioni insanabili era di fatto una follia che avrebbe creato non pochi imbarazzi anche a quei Comuni che hanno già messo mano alle demolizioni delle abitazioni lungo le coste e avrebbe aperto pericolosi spiragli su nuove costruzioni a pochi metri dal mare».
Un ddl «complesso», il cui esame è durato circa due anni, come confermato dalla presidente di commissione, Mariella Maggio: «Fino all’ultimo qualcuno, non potendo far passare la sanatoria, ha tentato di far saltare i lavori della commissione, ma nonostante tutto sono riuscita a fare andare avanti i lavori. È una grande soddisfazione politica essere riusciti a respingere tutte le proposte che puntavano a sanare gli abusi. Il nostro è un no su un versante che per quanto ci riguarda deve restare chiuso. Così abbiamo dato ai cittadini le risposte che aspettavano e abbiamo salvaguardato il nostro territorio». Soddisfazione anche dai deputati Pd in Commissione, secondo cui «la posizione unitaria del Pd ha consentito di respingere ogni tentativo di snaturamento del disegno di legge». I deputati si impegnano a mantenere la stessa linea anche nel momento in cui il ddl approderà a sala d’Ercole.