Coronavirus, scoppia la polemica sul mercato ortofrutticolo Salvini attacca Orlando che replica: «È chiuso, si informi»

Scoppia la polemica sul mercato ortofrutticolo di Palermo, in un momento in cui si concentrano gli sforzi per evitare il contagio da coronavirus. Una polemica che vede protagonista anche il leader della Lega Matteo Salvini, che ha attaccato il sindaco Leoluca Orlando in merito al nuovo assembramento di stamattina davanti ai cancelli di via Montepellegrino. Una questione che si lega alla gestione dell’emergenza in città. 

Il botta e risposta tra i due è arrivato in tarda mattinata mentre nei giorni scorsi, dopo una serie di riunioni con gli attori principali che gravitano attorno allo scaro, era stata annunciata una riapertura che però è durata poco. Infatti non è stato possibile far rispettare le misure anti-contagio, cosa che ha portato il Comune a scegliere di sbarrare i cancelli, pare, almeno fino a martedì prossimo. Ma, come si diceva, il nuovo assembramento che si è verificato questa mattina ha fatto scoppiare la polemica e indotto l’amministrazione alle dovute precisazioni: «Contrariamente a quanto riportato da alcune testate locali, il mercato ortofrutticolo è e resta chiuso, fino a quando tutti coloro che hanno titolo ad accedervi non avranno adempiuto a tutte le disposizioni». E in merito alle persone e ai mezzi che si trovavano davanti ai cancelli la nota precisa: «Stamattina, su richiesta di alcuni concessionari, è stato autorizzato unicamente l’ingresso di alcuni tir con merce proveniente da altri centri di stoccaggio, che è stata sottoposta anche a controlli dell’Asp». Dal Comune fanno sapere inoltre che ieri è stato deciso dalla giunta un meccanismo di limitazione degli accessi, che oltre ad essere permessi unicamente ai possessori di partita Iva e loro collaboratori, saranno limitati nel numero. Del sistema è già stata data comunicazione ai concessionari e oggi saranno forniti tutti i dettagli operativi.

Il leader della Lega, dal canto suo aveva invece sottolineato come «mentre l’Italia soffre e si ferma, il mercato ortofrutticolo di Palermo non chiude. Il tutto sotto il naso del sindaco Orlando, famoso per difendere immigrati e Ong. Nessun rispetto delle regole e del buonsenso: così si mette a rischio non solo la città ma tutto il Paese». Ci è andato giù duro quindi, supportato dai consiglieri comunali a Sala delle Lapidi che gli fanno eco: «Il caos che si è creato in questi giorni al mercato ortofrutticolo a Palermo è indecente e pericoloso», dice il capogruppo Igor Gelarda insieme ai consiglieri Marianna Caronia, Alessandro Anello ed Elio Ficarra.  «È pericoloso nel momento in cui tutta l’Italia sta facendo enormi sacrifici per isolarsi dal coronavirus. Ma è anche indecente perché è l’esempio della mancanza di programmazione da parte dell’attuale amministrazione comunale, che sa bene che il mercato non può continuare a stare in via Montepellegrino, ma nulla ha fatto negli ultimi 30 anni. Ignorando l’assoluta necessità di spostarlo. Un mercato che crea caos alla città e ai cittadini di tutta quella zona in periodi normali, figuriamoci adesso». E sottolineano anche «l’incapacità da parte dell’amministrazione Orlando che non è riuscita a regolamentare, nonostante i tanti incontri telematici con i concessionari, la funzionalità del mercato, parzialmente riaperto a concessionari e autotreni in questi giorni particolarmente delicati. Così rischiamo di pagare lo scotto del blocco di un mercato ortofrutticolo che in questo momento serve a rifornire la città, ma diventa anche un problema di ordine pubblico e potenziale bomba batteriologica».

Il sindaco non si fa attendere e risponde a tono in merito alle accuse: «Il tempo delle citofonate e del Papeete è finito! Lo sciacallo Salvini si vergogni di continuare a diffondere fake-news da campagna elettorale o prima di affidarsi alle incaute delazioni dei suoi consiglieri comunali faccia le dovute verifiche». Orlando ricorda anche che il mercato è attualmente chiuso e stamattina è stato consentito unicamente l’ingresso di alcuni stock di alimenti provenienti da altri siti. Le attività di vendita sono interrotte, fa sapere il sindaco, e proprio il rifiuto di far entrare persone non autorizzate ha determinato momenti di tensione all’ingresso. «Dal Senatore Salvini, sempre attento alle esigenze delle forze dell’ordine – coclude Orlando –  mi sarei aspettato la solidarietà alla polizia municipale impegnata in questi giorni in un lavoro straordinario sotto ogni punto di vista. Dal Senatore della Repubblica Salvini mi sarei aspettato, in un momento drammatico per il paese a partire proprio dalla sua Lombardia, la capacità di assumere una volta tanto comportamenti istituzionali e di unità d’azione, come stanno facendo qui in Sicilia la Regione e l’Anci. Invece no. Evidentemente il lupo non ha perso né il pelo né il vizio e non sa uscire dalla sua perenne e patetica campagna elettorale».


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