Una paga di appena dieci euro al giorno per fare fronte al suo stato di necessità. È la triste vicenda che viene fuori da un controllo degli agenti del commissariato di polizia del quartiere Borgo-Ognina nel rione di Picanello. Il protagonista è un operaio rumeno senza fissa dimora che veniva sfruttato, in nero, all’interno di un cantiere di via Malta, nei pressi di piazza Corsica. L’uomo, privo di documenti, ha riferito alle forze dell’ordine di essere stato costretto ad accettare una paga così bassa a causa delle sue precarie condizioni di vita.
Il proprietario dell’immobile, iniziale destinatario del controllo, si è visto sequestrare il cantiere, in cui i lavori erano stati quasi portati a termine. In modo del tutto abusivo, secondo quanto fanno sapere dalla polizia, aveva aumentato la volumetria della casa di un metro, realizzando di fatto un nuovo piano con un solaio in cemento armato. L’uomo è finito indagato per sfruttamento della manodopera, gestione illegale di rifiuti e per le violazioni delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.
Sulla stessa via l’indagato, proprio di fronte il cantiere sequestrato, aveva creato un muro alto 90 centimetri in maniera tale da adibirlo a terrazzino. Anche per questo violazione è stato deferito all’autorità giudiziaria.
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