Il tecnico è consapevole che la sua permanenza in panchina è subordinata al tipo di risposte che saprà dare la squadra chiamata al Barbera contro i pugliesi a voltare subito pagina dopo la sconfitta rimediata a Torre del Greco. Tornano a disposizione Almici e Valente
Contro il Francavilla crocevia per i rosa e Filippi «Senza risultati giusto essere in discussione»
Sono tutti sotto esame. La pesante sconfitta rimediata domenica sul campo della Turris lascia ai rosanero pochi margini di manovra. La squadra, costretta adesso a fare i conti anche con i segnali di insofferenza della tifoseria come dimostra lo striscione della Curva Nord 12 (Così non ci siamo…dovete cambiare atteggiamento. Vergognatevi) esposto nel perimetro interno dello stadio dopo il ko subito in terra campana, deve assolutamente reagire. L’occasione per l’immediato riscatto è la gara interna contro la Virtus Francavilla in programma questa sera alle ore 21 e valida per la decima giornata del girone C. L’ago della bilancia, nonostante lo spessore della compagine pugliese quinta in classifica a quota 14 con un punto di vantaggio sul gruppo di squadre di cui fa parte il Palermo, pende dalla parte dei padroni di casa se il parametro di riferimento è l’ottimo rendimento casalingo della compagine di Filippi ma l’inaffidabilità dei rosa impone una certa prudenza nelle valutazioni.
L’ottimismo alimentato dai risultati ottenuti tra le mura amiche (tre vittorie ed un pareggio in questo campionato e nove successi in dieci partite ufficiali tra vecchia e nuova stagione) viene ridimensionato dalla indecifrabilità di una squadra ancora alla ricerca di una precisa identità e che, come ha dimostrato il passo falso con la Turris, sembra avere perso quelle certezze sulle quali finora si è sempre basato il rapporto di fiducia tra i giocatori e il tecnico Filippi. La cui permanenza, a prescindere dal buonissimo finale della scorsa stagione e dalle soddisfazioni ottenute al Barbera nel primo segmento di questo campionato, inevitabilmente è legata ai prossimi risultati e alla tipologia di risposte che riceverà in campo nell’arco dei 90 minuti.
«E’ normale che quando non arrivano i risultati un allenatore venga messo in discussione – ha sottolineato l’allenatore siciliano – io, in ogni caso, penso a lavorare e continuerò a dare tutto me stesso per provare a portare in alto questi colori. Una parte della tifoseria non è contenta? Ci sta, analizzando ad esempio la prova opaca offerta a Torre del Greco, che il pubblico inizi a mugugnare. Quando non arrivano i risultati è giusto porsi delle domande. Anch’io, ovviamente, me le sono poste e dentro di me ho cercato anche di darmi delle risposte». Tecnico e giocatori si sono confrontati dopo il ko rimediato allo stadio Amerigo Liguori: «Ho parlato con loro anche perché ancora non abbiamo capito chi siamo e dove possiamo arrivare. Se sento ancora la fiducia della società? Dipende dai segnali provenienti dal campo. L’obiettivo, adesso, è quello di riscattare una prestazione in cui ci sono state amnesie che una squadra come la nostra, esperta e che lavora su determinate dinamiche, non può permettersi».
Per il match odierno contro la formazione guidata da Taurino, reduce dal pareggio interno con il Catania e con uno score di due punti nelle ultime tre partite, sono ventidue i convocati. Filippi dovrà rinunciare agli infortunati Accardi e Marconi e allo squalificato Dall’Oglio ma oltre al difensore Buttaro, che ha scontato i due turni di squalifica, avrà nuovamente a disposizione anche Almici e Valente, risorse importanti a centrocampo sulle corsie laterali presidiate nelle ultime due gare da Doda e Giron. In avanti, intanto, scalpita Soleri che sente profumo di titolarità in un fronte d’attacco in cui hanno prenotato un posto in prima fila sia Silipo che Brunori.