Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Fulvia Veneziano, ha condannato tre dipendenti Anas a una pena di 5 mesi e 10 giorni di reclusione. Si tratta dell’ingegnera Maria Rita Giglione, del geometra Emanuele Montana Lampo e dell’operaio Alfonso Giglia, ritenuti responsabili di omicidio colposo: non avrebbero segnalato in maniera adeguata la presenza di un cantiere […]
Diciassettenne morì per mancanza di segnaletica, 3 condanne ad Agrigento
Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Fulvia Veneziano, ha condannato tre dipendenti Anas a una pena di 5 mesi e 10 giorni di reclusione. Si tratta dell’ingegnera Maria Rita Giglione, del geometra Emanuele Montana Lampo e dell’operaio Alfonso Giglia, ritenuti responsabili di omicidio colposo: non avrebbero segnalato in maniera adeguata la presenza di un cantiere per rimuovere radici di alberi sulla carreggiata di via Passeggiata archeologica, ad Agrigento, omettendo di segnalare il pericolo della sconnessione della strada.
Il primo ottobre 2017 il diciassettenne Giuseppe Barbato, di Porto Empedocle, attraversando la Valle dei Templi perse il controllo dello scooter Honda Sh e morì in seguito all’incidente. Il tribunale ha disposto il risarcimento in favore dei familiari della vittima da quantificare in sede civile e il pagamento di una provvisionale di 55mila euro alla parte civile rappresentata dagli avvocati Francesco Vinci e Nino Augello.