Comune, Orlando presenta la nuova giunta  «La responsabilità delle scelte è solo mia»

«La responsabilità delle scelte è mia e soltanto mia». Il sindaco Leoluca Orlando mette subito le mani avanti e dopo settimane di consultazioni e discussioni con le varie anime della maggioranza, che da tempo chiedeva un rilancio dell’azione di governo dell’amministrazione, presenta la nuova giunta. Più che un rimpasto una rivoluzione: cambiano sei assessori su otto. Una giunta più politica e meno tecnica, che dà spazio a espressioni dei gruppi consiliari a sostegno di Orlando, nonostante le dichiarazioni del sindaco che parla di un rilancio «politico ma non partitico». 

In carica restano solo Giovanna Marano alla scuola e alla Salute e Giuseppe Mattina, che mantiene la Cittadinanza sociale, ma vede, come anticipato da Orlando già settimane fa, la propria delega estendersi alla Dignità dell’abitare e ai rapporti con lo Iacp. Il nuovo vicesindaco sarà il braccio destro storico di Orlando, Fabio Giambrone, che prende le deleghe al Personale, alla Polizia municipale, è considerato espressione politica delle liste civiche che hanno sostenuto la candidatura del sindaco, così come il nuovo assessore alle Culture, Adham Darawasha, ex presidente della Consulta delle culture, che prende il posto di Andrea Cusumano in un assessorato tuttavia completamente rinnovato: «Col cambio di passo da Manifesta da capitale della Cultura a capitale delle culture», come detto dallo stesso primo cittadino. L’italo-palestinese si occuperà di tutte le consulte. Giusto Catania – Sinistra Comune – si riprende l’assessorato alla Mobilità e riceve anche la delega all’Ambiente, oltre a quelle al Piano regolatore e ai Rapporti funzionali con Rap e Amat. In giunta entra anche Leopoldo Piampiano, fortemente voluto da Sicilia Futura, alle Attività produttive e canile. Bilancio, patrimonio, tributi e cimiteri passano da Antonino Gentile a Roberto D’Agostino, tecnico in forte quota Pd, uomo vicino a Davide Faraone, «che ha un’esperienza pluridecennale di manager di aziende, cosa che aumenta la cifra politica». Infine le deleghe alle Infrastrutture, Edilizia privata, Protezione Civile, Amap e Amg energie, finiscono a Maria Prestigiacomo, attuale presidente dell’Amap. 

«La cifra politica si realizza attraverso la squadra – dice Orlando – una squadra che dà assoluta garanzia rispetto al futuro della città, questa è una giunta che dà una risposta alle esigenze della città pensando al presente avendo come obiettivo il futuro». Il sindaco ha poi voluto motivare le decisioni che hanno portato agli addii di buona parte della precedente rosa degli assessori. «Andrea Cusumano – spiega – ha fatto uno straordinario lavoro, si è messo nelle condizioni di licenziarsi, rinunciando a una cattedra di professore a Roma, per fare l’assessore senza contributi. Ho più volte ignorato le sue lettere di dimissioni, ma dato che la sua compagna aspetta un figlio, ha presentato la necessità di farsi da parte. Iolanda Riolo si è trovata prioettata in un ruolo che non conosceva e lo ha fatto per amore della città. Gentile ha fatto uno straordinario lavoro con riferimento ai disallineamenti e ai bilanci consolidati, che ha certamente dato un grande contributo per mettere in sicurezza le partecipate. Ha inoltre vinto a marzo un concorso da giudice tributario. Ugualmente importante l’apporto di Gaspare Nicotri».

E in conclusione, le parole più sentite Orlando le riserva ai due esclusi eccellenti: Marino e Arcuri. «Sergio Marino e Emilio Arcuri – dice ancora – non sono io che li ho esclusi, si sono esclusi da soli. L’hanno fatto per scelta politica, condividendo l’esigenza di tenere forti le diverse sensibilità presenti nella città. Emilio Arcuri è un pezzo della mia vita e Sergio Marino un pezzo fondamentale dell’amministrazione comunale: sono stati due vicesindaci a tutti gli effetti». Il sindaco mantiene per sé l’avvocatura e la delega allo Sport.


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