Il municipio ha inviato le carte mancanti sul consuntivo 2014, richieste da mesi dalla Corte dei conti, per evitare il dissesto. «Alla commissione al Bilancio solo una nota», dice il vicepresidente Niccolò Notarbartolo. «Aspettiamo il nuovo piano pluriennale per ripartire ex novo», dichiara l'assessore Giuseppe Girlando
Comune, inviati documenti per evitare dissesto «Il Consiglio non si è potuto confrontare sui dati»
Palazzo degli elefanti ha inoltrato alla Corte dei conti un riepilogo – in gergo tecnico, asseverazione – del collegio dei revisori sul rendiconto 2014. Il documento ha il suo peso perché con esso i revisori si assumo la responsabilità di certificare ufficialmente che quanto detto dal Comune ente è veritiero. Il rischio sarebbe stato la dichiarazione di dissesto finanziario per il municipio catanese. «La commissione al Bilancio e i consiglieri comunali hanno ricevuto dal collegio dei revisori dei conti solo una nota ma ciò che appare preoccupante è che i dati inseriti sarebbero datati a giorno 8 gennaio», spiega il vicepresidente della commissione competente Niccolò Notarbartolo (Partito democratico). Il dato politico «è che l’aula consiliare non ha avuto la possibilità di confrontarsi sui numeri perché il bilancio di previsione del 2015, sul quale i dati incidono, è stato votato in fretta e furia una settimana prima», prosegue il consigliere di maggioranza.
Il documento del collegio dei revisori contiene le asseverazioni di alcune aziende partecipate. A mancare però sarebbero ancora i dati relativi alla ditta della rete idrica Sidra e dell’Azienda metropolitana trasporti cittadina, che si attendono dallo scorso mese di agosto. E che conterebbero cifre importanti le quali, se non debitamente dichiarate, potrebbero portare a disequilibri nel bilancio. Insieme a questi dati, sarebbero ancora assenti quelli di altre piccole partecipazioni societarie del Comune relative al consorzio idrico Ato 2, alla fondazione Giovanni Verga e al liceo Musicale Vincenzo Bellini.
«Abbiamo provveduto a quanto richiesto dalla Corte dei conti», dichiara l’assessore al Bilancio Giuseppe Girlando. Che aggiunge: «Il Comune riformulerà il Piano finanziario pluriennale entro il mese di giugno, di norma alla nuova legge nazionale di stabilità». «Ormai non si può parlare di dissesto. Lo schema finanziario attuale lo abbiamo ereditato dalla vecchia amministrazione, e conteneva alcune criticità. Ma stiamo lavorando per sistemare tutto», precisa. «Abbiamo avuto a disposizione più di due anni per studiare la situazione finanziaria e, dopo l’approvazione del nuovo piano pluriennale, per Catania sarà come ripartire ex novo», conclude l’esponente della giunta di Enzo Bianco. «Non posso esprimermi sulla natura delle asseverazioni del collegio dei revisori, posso solo dire che il nostro riepilogo lo abbiamo prodotto», afferma il presidente del collegio Fabio Sciuto.