Il candidato di +Europa e Avanti è tra gli ultimi a scendere in campo nella corsa alla carica di sindaco di Palermo, stavolta senza coalizione. Cosa che alla luce della confusione degli ultimi mesi, potrebbe giocare a suo favore
Comunali, Ferrandelli ci riprova: pronti programma e liste «La gente sa chi c’è stato e chi fa lotte di posizionamento»
«Ho avuto l’occasione di allenarmi per tanto tempo, so di che si parla e ci sono sempre stato». Fabrizio Ferrandelli ci prova per la terza volta. Ultimo in ordine di tempo ad avere ufficializzato la discesa in campo, il 42enne è l’unico che a una ventina di giorni dalla consegna delle firme raccolte e quindi dell’ufficializzazione delle liste sembra avere tutto pronto. Complice soprattutto la grande confusione che regna sovrana nelle coalizioni di centrodestra e centrosinistra, una con almeno quattro candidati di troppo, l’altra che ha un nome, ma ancora formalmente non ha in mano la sua disponibilità.
«Per loro non è una battaglia di governo ma di posizionamento – dice Ferrandelli a MeridioNews – perché nel trovare l’equilibrio per la città cercano di trovare quello per le Regionali. E questo le persone lo capiscono. Girando per i quartieri mi accorgo che le persone hanno consapevolezza di tutto. Voglio presentare un progetto credibile con persone credibili, non sono alla ricerca spasmodica di una coalizione. Oggi i cittadini che andranno a votare lo faranno sulla base dell’offerta politica. Con la pandemia la gente si è anche emancipata e non credo che ci saranno campioni di preferenze di bottega».
Ferrandelli si presenta alla corsa alla poltrona più in vista di palazzo delle Aquile sostenuto da +Europa e da Avanti, il movimento di Carlo Calenda. «Sono il più esperto tra i giovani – continua – In questi mesi, da novembre a oggi ho lanciato l’iniziativa Tu Splendi per trovare idee e forze nuove su Palermo. Proviamo a ragionare un po’ su quelli che sono i problemi della città, proviamo a trovare delle risposte e poi troviamo un nome. Ho il vantaggio di non dovere inventare nulla, ho un programma, un progetto, conosco le persone, perché non ho mai lasciato la città e non devo iniziare tutto da capo. Continuerò con la comunicazione con i gruppi di interesse della città e con una campagna di prossimità girando per i quartieri, per i mercati, è l’unico modo che conosco».
In attesa della risposta di Franco Miceli, a cui il centrosinistra vuole affidare le chiavi della coalizione, Ferrandelli dovrà vedersela di sicuro con almeno uno tra Roberto Lagalla, Francesco Cascio, Francesco Scoma, Totò Lentini e Carolina Varchi, i nomi del centrodestra. «Nomi specchio delle difficoltà dei gruppi dirigenti di rinnovarsi da anni. Se non lavori sulle nuove generazioni, come puoi pensare che l’offerta politica sia diversa?», conclude.