Prima raccoglieva informazioni sulla vita privata delle sue vittime, poi le spacciava come notizie avute da un canale diretto con i familiari defunti. Intanto, in cambio di presunti riti magici per cacciare le maledizioni, si faceva pagare diverse centinaia di euro. Due vittime hanno denunciato
Comiso, falsa maga denunciata per truffa Eliminava il malocchio in cambio di oro e 900 euro
Un lavoro di indagine sulla vita delle persone spacciato per magia. Una donna che convinceva le sue vittime di avere poteri magici capaci di scacciare maledizioni e malocchi in cambio di preziosi e centinaia di euro, è stata denunciata dai carabinieri di Comiso. La 50enne, C.V, disoccupata, dovrà rispondere di truffa aggravata. L’interessamento dei militari dell’Arma è partito dalla segnalazione di alcune vittime che si sono accorte del raggiro.
La falsa fattucchiera prima riusciva ad ottenere informazioni sulla vita privata delle sue vittime per poi avvicinarle. Sono in corso infatti ulteriori approfondimenti da parte delle forze dell’ordine per verificare se altre persone hanno collaborato alla truffa. In maniera subdola, la donna conquistava la fiducia raccontando dettagli che solo persone molto intime potevano conoscere. E convinceva le sue vittime che le sue informazioni derivavano da un canale diretto con i familiari defunti.
La truffatrice si spacciava quindi come delegata dei morti per aiutare i cari in vita a liberarsi dalle maledizioni e sconfiggerle. Malefici che, secondo la falsa maga, avrebbero portato danni e disgrazie se non fossero stati cancellati. Come eliminarli? E’ a questo punto che entravano in gioco tutti i presunti riti magici, ma solo dopo che le vittime avevano consegnato oggetti d’oro e d’argento e un compenso in contanti di svariate centinaia di euro. A una vittima ha chiesto 500 euro, all’altra 900.
I due malcapitati – entrambi tra i 40 e i 50 anni, con un livello culturale medio secondo gli investigatori – intuito il raggiro, si sono rivolti ai carabinieri che, a seguito di una perquisizione, hanno trovato a casa della donna oggetti preziosi e vari attrezzi come candele, amuleti, talismani, conchiglie, ossa e cristalli.
Le indagini proseguono sia per cercare eventuali complici, sia per individuare altri casi di truffa. A tal proposito, i militari dell’Arma invitano chiunque si riconoscesse nel ruolo di vittima a contattare la stazione dei carabinieri di Comiso.