L'esperimento di democrazia partecipata del movimento 5 stelle. Due le proposte di legge discusse: referendum propositivo senza quorum e raccolta di firme per via elettronica
Cittadini e parlamentari dell’Ars assieme per scrivere le leggi
L’ESPERIMENTO DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA DEL MOVIMENTO 5 STELLE. DUE LE PROPOSTE DI LEGGE DISCUSSE: REFERENDUM PROPOSITIVO SENZA QUORUM E RACCOLTA DI FIRME PER VIA ELETTRONICA
Deputati e cittadini assieme per scrivere disegni di legge da portare a Sala d’Ercole. Il primo esperimento di democrazia partecipativa che mira a proiettare cittadini dentro le istituzioni, targato Movimento 5 Stelle, è stato archiviato con successo domenica ad Acireale
Erano un un centinaio, e molto soddisfatti, i partecipanti alla Giornata della democrazia siciliana, il primo Town Meeting a porte aperte in terra di Sicilia progettato dal M5Stelle Sicilia per consentire a semplici cittadini di contribuire alla redazione di proposte di legge destinate a Sala d’Ercole. La manifestazione, tenutasi al Grande albergo Maugeri di Acireale, ha visto la presenza, tra gli altri, del capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars Giancarlo Cancelleri e dei parlamentari Cinquestelle Gianina Ciancio, Angela Foti, Matteo Mangiacavallo, Salvatore Siragusa e Giorgio Ciaccio.
L’evento è stato coordinato da Paolo Michelotto, uno dei massimi esperti in materia di strumenti di partecipazione e democrazia diretta in Italia.
All’ordine del giorno della manifestazione c’erano due proposte di legge, ancora in fase di redazione e completamento, sullistituzione del referendum regionale propositivo senza quorum e sulla regolamentazione della raccolta firme per via elettronica.
“Siamo venuti qui con due proposte di legge ancora abbozzate – ha affermato a conclusione dei lavori Cancelleri – e stiamo uscendo con moltissimi importanti contributi. Siamo molto soddisfatti dell’esito di questo esperimento. Chi, fino a qualche tempo fa, si sarebbe sognato di sedere accanto ad un deputato regionale per scrivere assieme a lui un disegno di legge? Continua la rivoluzione culturale che porterà i cittadini sempre più dentro le istituzioni. Ripeteremo giornate del genere perché la partecipazione è un’abitudine; i cittadini siciliani devono abituarsi a prendere scelte che li riguardano direttamente”.
Ad inizio dei lavori Cancelleri ha spiegato ai cittadini le due proposte di legge alle quali gli intervenuti erano chiamati ad offrire i loro contributi. Michelotto ha invece fatto una panoramica degli esempi di democrazia partecipativa nel mondo. Casi di eccellenza si trovano i Svizzera, negli Usa, in Baviera ed in Sudamerica.
Si è discusso principalmente delle opportunità che offre la democrazia partecipata: referendum propositivi, referendum finanziari, bilancio partecipato, raccolta firme digitali, revoca del mandato elettorale.
Nella seconda fase del pomeriggio sono nati cinque tavoli tecnici in cui sono state discusse tematiche diverse: dal referendum finanziario, alla revoca del mandato, alla firma elettronica.
Molto dibattuta è stata anche l’idea di togliere il quorum. Michelotto ha spiegato che al momento si hanno tre scelte: si, no e l’astensione. Quest’ultima opzione è sintomo di disinteressamento o di posizioni politiche deleterie, pertanto l’unica soluzione sarebbe l’eliminazione del quorum. Toglierlo significherebbe maggiore responsabilità da parte dell’elettore e maggiore presa di coscienza dei quesiti referendari.