Il furto è avvenuto stanotte nel camposanto comunale di via Acquicella. L'apparecchiatura sarebbe servita per alimentare le celle frigorifere dove sono custodite le salme, sopperendo a un'eventuale mancanza di energia elettrica. Circa diecimila euro il bottino dei malviventi
Cimitero, rubato gruppo elettrogeno celle frigorifere L’impianto era stato installato solo cinque giorni fa
I ladri non risparmiano nemmeno il camposanto. Stanotte, infatti, è stato portato via dal cimitero Acquicella di Catania il gruppo elettrogeno che si trovava nel deposito delle salme. L’impianto di notevoli dimensioni era stato acquistato da poco tempo e installato il 19 marzo scorso. L’apparecchiatura, costata circa diecimila euro, sarebbe servita ad alimentare le celle frigorifere dove sono custodite le salme, sopperendo a un’eventuale mancanza di energia elettrica. Stamane, a rilevare il furto è stato il responsabile del servizio, Paolo Romano, che ha immediatamente avvertito il dirigente dei Servizi cimiteriali e funebri, il quale si è recato a sporgere denuncia in questura.
Il gruppo elettrogeno era stato messo in opera nei giorni scorsi dalla ditta aggiudicataria anche attraverso l’uso di una gru messa a disposizione dall’ufficio Manutenzione strade comunale. Si tratta, infatti, di un’apparecchiatura di dimensioni notevoli che non può essere spostata senza una macchina che la muova. I ladri per arrivare al deposito si sarebbero fatti strada forzando cancelli e chiusure. «Sono amareggiato – ha detto il sindaco Enzo Bianco – per questo atto vile che offende la sacralità del luogo, la sensibilità dei cittadini e danneggia la comunità. Faccio appello, a chi avesse visto qualcosa, a farsi avanti anche anonimamente con la polizia».
«Non si può immaginare che nessuno possa avere visto e sentito degli inconsueti movimenti con una gru e un grosso parallelepipedo che veniva spostato nelle ore notturne dal cimitero», ha concluso il primo cittadino del capoluogo etneo. Sono state messe a disposizione dell’autorità giudiziaria le immagini delle telecamere di videosorveglianza collegate alla sala operativa del corpo di polizia municipale.