Il giro di pechino, ultima corsa del world tour 2013, vinta due volte da tony martin, viene disputata da diversi protagonisti del ciclismo mondiale che sfruttano questa occasione per chiudere la stagione.
Ciclismo. Il World tour si appresta a chiudere. A Pechino l’ultimo atto
Il Giro di Pechino, ultima corsa del World Tour 2013, vinta due volte da Tony Martin, viene disputata da diversi protagonisti del ciclismo mondiale che sfruttano questa occasione per chiudere la stagione.
Oltre a Martin tra i big presenti c’è anche Rui Alberto Faria da Costa, Campione del Mondo a Firenze poco più di una settimana fa e corridori di grande spessore come Ivan Basso, Robert Gesink, Daniel Martin, Carlos Betancur, Mathias Frank, Richie Porte e Thomas De Gendt. Sono inoltre presenti molti corridori in grado di competere per i successi parziali: Giovanni Visconti, Juan Antonio Flecha, Jan Bakelants, Rinaldo Nocentini e Thor Hushovd .
Proprio il norvegese Thor Hushovd della BMC Racing Team si è aggiudicata la prima tappa del Giro di Pechino da Shunyi a Huairou di 190,5 km battendo nello sprint finale lo sloveno Luka Mezgec (Argos) e il belga Nikolas Maes (Omega Pharma – Quick Step).
Nella seconda tappa da Huairou Studio City a Yanqing dopo 201,5 chilometri invece, la vittoria, sempre con uno sprint finale è andata al giovane Nacer Bouhanni (Francaise des Jeux) che ha battuto in volata il nostro Roberto Ferrari e ha conquistato anche la maglia di leader. Terzo posto per Docker, australiano della Orica. Quinto Petacchi, decimo Viviani.
Bouhanni è leader della classifica generale nonostante abbia lo stesso tempo di Hushod per via del fatto che il norvegese oggi si è classificato in posizione peggiore rispetto a quanto ha fatto il francese ieri. Sarà dunque Bouhanni a indossare la Maglia Rossa nella tappa di domani, che sarà molto dura e presenta ben sette GranPremi Della Montagna. Difficile pensare che Bouhanni possa conservare la leadership.
La tappa da Yanqing a Qiandiajian sarà di 176,0 km potrebbero muoversi gli uomini di classifica, ma va considerata valida anche l’opzione di una fuga da lontano.