Chiude il Valtur di Pollina, un popolo in rivolta

 

di Gabriele Bonafede

È il popolo delle Madonie e di tutto il litorale medio-settentrionale della Sicilia che non ci sta. Sarebbero infatti tra  100 e 150 gli impiegati che perderebbero il lavoro, ma vanno considerati anche i lavoratori dell’indotto  legato alle forniture del noto villaggio turistico in tutto il comprensorio madonita, con imprese che gravitano su  Cefalù, Castelbuono, Termini Imerese e persino Palermo. Il Valtur necessita infatti di ampie forniture del settore agroalimentare, nei servizi nei materiali e dunque crea posti di lavoro indiretti, e un impatto economico che va ben oltre l’economia del villaggio in se stesso e del piccolo comune di Pollina e Finale.

Un’immagine del Valtur di Pollina. Foto tratta da www.digilander.libero.it

Il problema del Valtur della famiglia Patti, anche a seguito delle note vicende giudiziarie di Carmelo Patti, ha da qualche tempo preso la strada del commissariamento e della vendita ad altro operatore. Purtroppo c’è anche un contenzioso tra Unicredit-leasing e Invitalia per quanto riguarda la proprietà della struttura in alcune parti.

Palma Magrì della Cgil-Filcams ci informa sugli ultimi sviluppi della vicenda e sul sostegno del sindacato ai lavoratori: “Noi abbiamo chiesto il sostegno del comune di Finale di Pollina perché abbiamo ricevuto la notizia che i due villaggi chiudono per quest’anno e la clientela sarà trasferita in altri villaggi.”

“Venerdì sera, prosegue la sindacalista Cgil, abbiamo avuto un’assemblea con i lavoratori del Valtur di Pollina e con l’amministrazione e abbiamo messo in atto delle strategie. La Cgil-Filcams nazionale ha indetto un sit-in il Ministero dello sviluppo economico.  Il Comune, che è con noi in sinergia, ha indetto un consiglio aperto per oggi 3 giugno, davanti ai cancelli del Valtur. Saremo lì al consiglio comunale e già ieri siamo stati al corteo che è andato da Finale al villaggio con il sostegno anche del parroco.”

Palma Magrì della Cgil-Filcams Palermo.

Ma qual è il motivo preciso per cui sta chiudendo?  Palma Magrì risponde: “I commissari dicono che qualcuno subentrerà, ancora si sta verificando, e che il problema è il contenzioso Unicredit Leasing-Invitalia. Comunque aprono con il marchio Valtur altrove, ma non capiamo per quale motivo non si apre anche quest’anno a Pollina visto che l’anno scorso c’era lo stesso contenzioso e si è aperto il villaggio lo stesso. Ed è stata una stagione con il pienone e quindi con risultati di gestione positivi.”

“Quindi, prosegue la rappresentante Cgil-Filcams , stigmatizziamo il comportamento dei commissari che, tra l’altro, non hanno comunicato niente né a noi né ai sindacali nazionali. Noi l’abbiamo saputo attraverso le agenzie stampa. L’anno scorso il Valtur era pienissimo, i lavoratori sono stati favolosi e sono riusciti ad aprire in una settimana.  Perché i commissari hanno fatto questa scelta? La loro motivazione è che c’è la diatriba, il contenzioso Unicredit leasing-Invitalia,  ma se i commissari hanno aperto l’anno scorso questa motivazione non ha senso: si può aprire anche quest’anno. Chiudere ridurrebbe il valore della struttura, perché un conto è che sia funzionante e con i clienti, un conto è che sia chiusa, sia pure per una sola stagione. Certo, il parere della commissione ministeriale dello Sviluppo economico è il nodo della questione, ma non hanno dato ancora alcun parere, da più di dieci giorni.”

Veduta aerea del territorio di Pollina con l’area del castello e la costa con Finale sullo sfondo.

Ieri, l’on. Magda Culotta, sindaco di Pollina ha accolto così la notizia della chiusura del Valtur di Pollina per la stagione 2013:

“É un colpo al cuore alla dignità dei lavoratori e all’indotto turistico del territorio.”

“La comunicazione dei Commissari Straordinari della Valtur, ha dichiarato l’On. Magda Culotta, della chiusura del villaggio di Pollina e di Santo Stefano della Maddalena, per la stagione estiva 2013, arriva inspiegabilmente dopo un percorso avviato con il Ministro allo Sviluppo Economico Zanonato

“Avevo chiesto prima della notizia della chiusura, insiste l’On. Magda Culotta, un tavolo per discutere del futuro della struttura con i soggetti coinvolti, Invitalia, Unicredit leasing e i commissari straordinari.
Appresa la notizia, ieri sera ho incontrato i lavoratori e le lavoratrici in un’assemblea pubblica dove, ovviamente, è emersa la chiara volontà di lottare per mantenere attiva la struttura.”

Magda Culotta

“Ieri sera in seno all’assemblea i lavoratori hanno costituito un Comitato per portare avanti azioni concrete in sinergia con l’Amministrazione Comunale. Alla fine dei lavori assembleari i lavoratori hanno occupato simbolicamente la struttura del Villaggio Valtur di Pollina, azione di protesta che continuerà anche oggi.
Il prossimo 7 giugno è stato già fissato un sit-in di protesta con le tre sigle sindacali davanti al Ministero per chiedere che vengano fatti dei passi nella direzione della riapertura e garantire così il livello occupazionale e l’indotto turistico di riferimento.”

“Credo , conclude l’On. Culotta, che in questo momento storico, le istituzioni e la politica debbano impegnarsi ancora di più per garantire il livello occupazionale, già tanta disperazione si insinua nelle famiglie italiane che perdono o non trovano lavoro.”

I commissari hanno proceduto alla vendita tramite bando di gara, ma Pollina rimane fuori da questo acquisto. Il sindaco di Pollina, nonché parlamentare alla Camera, si attiva per trovare una soluzione ed è stata messa  in contatto con Invitalia, che però ha un doppio ruolo a causa del contenzioso. C’è comunque una disponibilità all’incontro tra domani e dopodomani prima che il 7 giugno i lavoratori attuino un sit-in, indetto dai sindacati, al ministero dello sviluppo economico.

Così ieri un altro comunicato dell’on. Magda Culotta, sindaco di Pollina: “Stamattina la comunità pollinese si è stretta attorno ai lavoratori della Valtur, partecipando in massa al corteo che si è mosso da Piazza del Popolo fino ai cancelli del villaggio turistico. Un impegno unitario che ha visto le sigle sindacali, maggioranza e minoranza consiliare partecipare al presidio insieme ai lavoratori. Oggi è la festa della Repubblica ed è paradossale che in una giornata in cui dovremmo festeggiare il lavoro come principio fondante ed inviolabile della nostra Costituzione, ci ritroviamo invece a celebrarne soltanto un opaco riflesso.”

Cefalù vista dalla costa pollinese (foto di Raffaele Bonafede). Tramonta il sole sul turismo madonita?

“La vicenda Valtur è l’emblema di come, mentre le scelte politiche dovrebbero puntare su settori di sviluppo sostenibile come il turismo, assistiamo a scelte fuori contesto che non solo depotenziano l’offerta turistica siciliana ma nello stesso tempo derubano del prossimo futuro i lavoratori

“Siamo accanto alla protesta dei lavoratori, continua l’On. Magda Culotta, e attori principali, in tutte le sedi istituzionali dal Parlamento alla regione Sicilia, per provare ad invertire un trend di scelte che portassero alla chiusura del villaggio Valtur.”

Infine, il sindaco di Pollina chiama all’appello la Regione Siciliana sulla vicenda: “Abbiamo chiesto per domani (oggi per chi legge), in occasione del Consiglio Comunale Aperto che si terrà davanti ai cancelli Valtur, la presenza di tutte le istituzioni, dall’Assessore Regionale al Lavoro a quello alle Attività Produttive, per produrre un documento condiviso che funga da piattaforma e ponga all’attenzione regionale e nazionale una vicenda che, come tante altre, sta mettendo in discussione, in una fase di dura crisi, il livello occupazionale e di qualità turistica siciliano e italiano.”

In sintonia il sindaco di San Mauro Castelverde, e giornalista Rai, Mario Azzolini: “Su queste cose ci vorrebbe un intervento pubblico strategico perché il turismo, che non inquina e crea molti posti di lavoro, è da sostenere come una delle priorità in Sicilia, quindi con interventi di sviluppo e non con la chiusura di altre strutture così importanti”.

 

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