Ztl, il Cga dà ragione in parte al Comune Orlando: «Torneranno entro novembre»

Ha vinto (a metà) il Comune. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha accolto i ricorsi dell’amministrazione, assistita dall’avvocato Giulio Geraci, e dell’Amat, assistita dai legali Salvatore e Luigi Raimondi, contro la sentenza del Tar del 6 aprile che aveva sospeso la Ztl, che a questo punto potrebbe tornare in vigore. Il sindaco Leoluca Orlando ha convocato già per stasera la giunta «per discutere i prossimi passaggi per l’attuazione del provvedimento». Tuttavia i giudici d’appello suggeriscono di aspettare il giudizio di merito del Tar, fissato per il 9 novembre. «In prospettiva del giudizio di merito al Tar, è rimesso alla responsabilità dell’amministrazione comunale – si legge nell’ordinanza – valutare attentamente se dare immediato avvio alle misure concretamente adottate oppure se, come parrebbe più prudente, secondo un elementare canone di buona amministrazione, in vista dell’udienza già fissata per il 9 novembre 2016, verificarne e riesaminarne la piena legittimità alla luce (quantomeno di talune) delle censure del ricorso di primo grado che il Tar ha già delibato favorevolmente, sulla base di rilievi accurati e puntuali». 

Nel suo ricorso il Comune puntava sulla necessità di mettere in campo altre misure contro l’inquinamento perché quelle attuate finora – come le pedonalizzazioni o il piano per le linee extraurbane – non sarebbero bastate a far scendere i livelli di polveri sottili. Inoltre la Ztl non era, secondo Palazzo delle Aquile, così grande come avevano lasciato intendere i giudici in primo grado. E in effetti il Cga riconosce che «i provvedimenti del Comune, istitutivi di due zone a traffico limitato sottoposte a tariffazione, a fronte di dati allarmanti e incontestati relativi all’inquinamento atmosferico, si muovono nel solco di esperienze già avviate da anni in molte altre città d’arte italiane». Anche il costo di 100 euro per il pass annuale è ritenuto non eccessivo e facilmente rimborsabile.  

«Abbiamo avuto il via libera – sostiene un soddisfatto sindaco Leoluca Orlando – a fare quello che riteniamo più opportuno. E lo faremo, non abbiamo alcun vincolo. Abbiamo ottenuto un risultato per il quale ci possiamo permettere il lusso di dimenticare gli insulti personali ricevuti e attacchi e sceneggiate in piazza e meschinerie di cattiva politica. Partiranno prima di novembre? Assolutamente sì. La pronuncia del Tar fa riferimento a un provvedimento che noi consideriamo morto, ne faremo un altro seguendo le indicazioni del Cga che poi sono coincidenti con la nostra volontà politica».

Il presidente Claudio Zucchelli, l’estensore Hadrian Simonetti e i consiglieri Carlo Modica de Mohac, Alessandro Corbino e Giuseppe Barone, però, chiedono a piazza Pretoria di potenziare le misure antismog e il trasporto pubblico «non potendo la tariffa per l’accesso alle Ztl risolversi in una surrettizia ed ulteriore forma di tassazione locale destinata a tutt’altri fini, né, soprattutto, in un permesso generalizzato, purché a pagamento, per l’ingresso nelle Ztl dovendosi al contrario calibrare le eccezioni al divieto di circolazione in tali zone – scrivono le toghe – sulla base di esigenze oggettive (quali a titolo esemplificativo la residenza o il luogo di lavoro all’interno delle zone anzidette) che il Comune dovrà individuare e sottoporre al costo delle relative esternalizzazioni». 

Proprio su questo – ossia sul fatto che la Ztl non sarebbe altro che una tassa occulta che lede i diritti alla mobilità di residenti e non – puntava la controparte di Vivo Civile e Bispensiero. In prima istanza le associazioni erano riuscite a spuntarla dinanzi al Tar e il provvedimento era stato, appunto, sospeso, tanto che l’amministrazione, non avendo inizialmente deciso se ricorrere al Cga o meno, ha dovuto rimborsare migliaia di pass già venduti. La sentenza del Cga ribalta in parte la questione, ammettendo la possibilità che l’ingresso nella Ztl sia a pagamento a patto che il Comune non si limiti a questo: «La libertà di circolazione, qui declinata in termini di mobilità veicolare, può essere oggetto di ragionevole bilanciamento con la tutela dell’ambiente e della salute, quali valori tutti costituzionalmente protetti, e come, sempre in linea generale, l’introduzione di zone a traffico limitato soggette a tariffazione può essere, unitamente ad altri, un utile strumento per il contenimento delle emissioni dannose; in questa prospettiva, l’eventuale onere economico posto a carico dei cittadini deve essere funzionale a ridurre le esternalità negative legate al traffico privato, anche attraverso il potenziamento in chiave compensativa del trasporto pubblico». 

Esulta anche l’Amat, che vede riavvicinarsi la possibilità di rimpinguare le proprie asfittiche casse con gli introiti dei pass. «Il Comune e l’Amat – era stato il commento a caldo del Professore – hanno risposto ad una legittima azione giudiziaria con una altrettanto legittima azione giudiziaria sulla Ztl. Mai abbiamo commentato, se non nelle sedi, nei toni e con i metodi opportuni, quanto dichiarato dai ricorrenti e certamente non commenteremo oggi, soprattutto per non scadere ai livelli di inutile e volgare polemica e di insulti personali cui qualcuno si è abbandonato nelle scorse settimane».

A prescindere da tempi e modalità, ci vorrà poco per ripristinare la Ztl. Nei giorni scorsi l’Ufficio Traffico, in attesa della sentenza, aveva rinnovato (con una spesa minima, poco meno di settemila euro) la manutenzione e la gestione della videosorveglianza dei varchi affidata alla ditta Project Automation Spa. In pratica basterà piazzare nuovamente i cartelli (prima messi e poi rimpiazzati da quelli per le targhe alterne, misura che potrebbe decadere a sua volta) e riattivare le procedure di vendita dei ticket.  

LE REAZIONI

«Il sindaco grida alla vittoria – afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia – ma sappia che la pagherà caramente tra un anno, quando nelle elezioni comunali i palermitani sicuramente si ricorderanno di questo regalo. Altro che secondo mandato consecutivo. Gli elettori palermitani andranno a votare ricordando che sono stati costretti a pagare cento euro all’anno per circolare in buona parte della città soltanto per soddisfare la schizofrenia di Orlando e del suo fido Giusto Catania, che, sullo slancio della sua ideologia statalista, ha inflitto l’ennesima tassa ai palermitani spacciandola per buona e giusta, ma che è servita soltanto per coprire le voragini del bilancio del Comune. Anche se alle elezioni manca un anno – conclude il forzista -, Orlando può cominciare a fare le valigie e pensare alla sua futura vita da pensionato: i palermitani ne hanno abbastanza della sua ingombrante presenza».

«Accettiamo la decisione del Cga – dice Nunzio Reina di Confartigianato -, ma attendiamo fiduciosi che si pronunci il Tar a novembre, così come avrebbe dovuto fare la nostra amministrazione, ansiosa, invece, di creare ulteriori disagi ai palermitani. Siamo curiosi di vedere, se almeno stavolta, esisterà un dialogo con le associazioni, negli scorsi mesi inascoltate. Un confronto necessario per fare in modo che ogni piano che riguarda la mobilità in città non vada a sfavore delle imprese»

«La Ztl così come è stata concepita non va bene – sostiene il consigliere comunale di Leva Democratica, Orazio La Corte -: serve una nuova articolazione che tuteli effettivamente dall’inquinamento i cittadini e il patrimonio monumentale, nonché tariffe differenziate a seconda di casi specifici. Ecco perché l’amministrazione comunale dovrebbe aspettare fino a novembre, quando ci sarà l’udienza di merito del Tar. In questo lasso di tempo – prosegue La Corte – bisogna apportare delle modifiche sostanziali alle Ztl coinvolgendo il Consiglio comunale. Personalmente, sono per la chiusura totale del centro storico e per integrare la Ztl con un efficiente servizio di trasporto pubblico, magari utilizzando navette a metano e facendo pagare ai cittadini un bigietto più basso rispetto a quello dei bus». 

Per Rosario Filoramo del Pd «ormai siamo al completo caos. Il Cga riammette il provvedimento in precedenza bocciato dal Tar. Cittadini in confusione su un provvedimento che tutti stanno facendo il possibile per rendere odioso. La Ztl, la soluzione ideata dall’amministrazione comunale per finanziare Amat, che sinora ha provocato solo perdite, alle finanze pubbliche e al tempo e la pazienza dei cittadini. La politica – ritiene il democratico – è stata incapace di trovare soluzioni al problema, affidando ai Tribunali Amministrativi il compito di dipanare la matassa. Adesso è giunto il momento di riprendere in mano con senso di responsabilità il tema della Ztl. Il sindaco torni in Consiglio comunale, si confronti con la città. Quella Ztl è solo una tassa, troppo estesa e carente in troppi punti, invece, una buona Ztl aiuterà tutti a migliorare la nostra città». 

«La decisione del Cga – afferma Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista – sancisce un principio importante: la Ztl di Palermo è necessaria per ridurre i livelli di inquinamento in città e non serve affatto per fare cassa, come è stato strumentalmente affermato da tanti professionisti della mistificazione. L’ordinanza del Cga inoltre conferma, in modo inequivocabile, che i provvedimenti dell’amministrazione comunale di Palermo non sono affatto illogici né illegittimi. Speriamo – continua Fumetta – che almeno oggi abbiano la decenza di tacere coloro i quali, in questi mesi, non hanno fatto altro che avvelenare i pozzi, insultando il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Giusto Catania, pensando in questo modo di conquistare qualche voto di preferenza. Adesso – conclude Fumetta – l’amministrazione prosegua nel suo cammino per una mobilità sostenibile e per mettere in sicurezza l’azienda Amat».

«Nutro il massimo rispetto per l’ordinanza del Cga sulle Ztl – dice il capogruppo di Comitati Civici Filippo Occhipinti –  ma Palermo si ritrova nel caos visto che il Tar a novembre potrebbe ribaltare tutto. I cittadini sono smarriti e arrabbiati per la gestione di questa vicenda e rimane sempre la certezza di pagare una tassa per il tram. Do un consiglio al sindaco Orlando: tenga conto delle esortazioni del Cga e cerchi di trovare quelle necessarie interlocuzioni che vadano incontro alle esigenze dei residenti, dei commercianti e della tutela della salute. Convochi le parti in causa e recepisca le loro esigenze, riduca l’estensione e faccia la giusta differenziazione delle tariffe in base a Isee e cilindrata, oltre a prevedere agevolazioni per residenti. Costruiamo un percorso per la città coniugando per bene gli interessi dei cittadini, rispettando il consiglio del Cga di equilibrare diritto alla salute e diritto alla mobilità e soprattutto togliamo la veste di tassa a questo provvedimento che può davvero tutelare la salute dei palermitani».


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