Cervello-Villa Sofia, i volontari regalano 13 tv «Merito di chi ha donato, non delle istituzioni»

Tredici televisori per tre diversi reparti divisi tra due ospedali palermitani. Di questi, tutti in Hd e di 32 pollici, ne andranno sei al reparto di Pediatria del Cervello e altri tre all’Ortopedia pediatrica, mentre i restanti quattro andranno al reparto di Lungodegenza di Villa Sofia. Una donazione generosa firmata dai volontari dell’associazione palermitana di promozione sociale Chi ama la Sicilia, che si occupa dei bambini ricoverati all’ospedale Cervello da otto anni tramite una convenzione pubblica. Ma mettere insieme i fondi necessari per questo importante regalo è stato più faticoso del previsto. «Dopo quattro anni di richieste effettuate a tutte le istituzioni del Comune e della Regione rimaste inascoltate, abbiamo potuto realizzare questo sogno destinato ai bambini e agli anziani ricoverati in ospedale grazie a tutti coloro che hanno destinato il loro 5×1000 alla nostra associazione», racconta il fondatore e presidente, Ugo Gravante.

«Abbiamo ricevuto ad agosto il bonifico di tremila e seicento euro relativo all’anno 2016, il Tesoro paga sempre a distanza di due anni. Ma io avevo già chiesto contributi sia alla Regione Sicilia che al Comune di Palermo, ma mai nessuno mi ha considerato – ribadisce -. La soddisfazione è che ho fatto tutto grazie ai contributi destinati da chi crede in noi. E abbiamo deciso di fare questo regalo perché effettivamente bambini e anziani non hanno la televisione». Tredici Panasonic che il servizio tecnico dell’unità operativa la prossima settimana provvederà a installare nei reparti a cui gli apparecchi sono destinati. Un numero non casuale e stabilito effettuando prima di tutto un sopralluogo iniziale, «per rendermi conto di quante tv effettivamente necessitassero», continua Gravante, che ha personalmente avvisato il direttore Maurizio Aricò, commissario degli ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, che ha mostrato «massima attenzione e collaborazione – sottolinea il volontario -, una persona eccezionale».

«L’accettazione di suddetti beni non comporta obblighi e vincoli di alcun genere – si legge nella delibera che certifica la donazione -, né alcun onere per questa azienda ospedaliera nei confronti dell’associazione donante». Una precisazione dovuta, da parte dell’azienda. «Era solo questione di tempo ma alla fine le promesse le mantengo sempre», aggiunge il presidente Gravante, che malgrado il silenzio delle amministrazioni a cui da anni chiedeva un aiuto economico per portare a compimento questo intento, non si è mai perso d’animo. Una donazione effettuata, come recita ancora la delibera ufficiale, «per puro spirito di liberalità, in assenza di contatti di interesse, anche potenziali, con l’azienda ospedaliera», in assenza anche di fini di natura patrimoniale o commerciale da parte della onlus palermitana. «Il clima è ottimo in ospedale – conclude il volontario -, godiamo della massima collaborazione da parte del direttore generale Aricò, per cui nutriamo molta stima».

Risolti del tutto anche gli intoppi dell’inverno scorso, durante il quale il materiale dell’associazione era finito stipato in un piccolo sgabuzzino dell’ospedale di via Trabucco a causa di «esigenze aziendali» che avevano costretto l’azienda sanitaria a sgomberare i volontari dalla stanza che occupavano per assegnarla a un medico. «Per la location ci siamo organizzati e abbiamo nuovamente una stanza tutta per noi», conclude Gravante.


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