Foto di Gabriele Ruggieri

C’era una volta il centrodestra in Sicilia. Schifani si concede a Fratelli d’Italia ma rifiuta Forza Italia

Se l’elezione del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana aveva riscaldato il clima, all’interno della maggioranza, la nomina degli assessori ha completamento segnato il passo. A rovesciare il tavolo è stato lo stesso presidente Renato Schifani che, accogliendo in toto le richieste di Fratelli d’Italia e smentendo, in parte, la sua stessa volontà di volere in giunta solo deputati, ha letteralmente spaccato la coalizione. Il primo ad essere stato messo alla porta è stato Gianfranco Micciché lasciato senza arte né parte sia per l’Esecutivo che per l’ARS; un fuoriclasse della politica che, rimasto senza ruolo governativo, ha subito ufficializzato il distacco di Forza Italia. Una rottura contro la quale nessuno può dire alcunché. Dopotutto, bisogna ricordare che proprio Schifani dieci anni addietro aveva già voltato le spalle ai forzisti, imbarcandosi nell’avventura (durata poco) di Angelino Alfano e del Nuovo Centro Destra. “Risuscitato” politicamente durante la campagna elettorale come figura di sintesi del centrodestra, per superare il niet al bis per Nello Musumeci, adesso ha replicato il “gioco”; stavolta con il fedelissimo di Silvio Berlusconi. E per questo lo stesso Micciché, davanti all’evidenza, in maniera diplomatica lo scorso 10 novembre, durante una dichiarazione fuori dall’Aula, aveva detto: «Non mi vogliono. La motivazione è che ho fatto troppo bene a tutti loro. Come dice Alberoni: “guai a fare del bene perché poi ti ammazzano”». Un modo elegante per dire anche che Cu di sceccu ni fa un mulu, ‘u primu cauci è lu so’ . Dopotutto era stato proprio il fedelissimo del Cavaliere a rilanciare Schifani alla presidenza.

Adesso, però, l’elezione dei vicepresidenti ha messo a nudo il re. Il sorpasso di Nuccio Di Paola, e quindi del Movimento 5 Stelle, ha sgomberato il cielo dalle le nubi che, con il voto segreto per Galvagno, si erano concentrate sul palazzo. A rispondere, il coordinatore dei gruppi riconducibili a Cateno De Luca Sud chiama Nord e Sicilia Vera, Danilo Lo Giudice: «Abbiamo sopportato per una settimana le gratuite accuse di essere la stampella dell’ex maggioranza che sostiene il governo Schifani. Dalla composizione dell’ufficio di Presidenza è chiaramente emerso che non abbiamo chiesto alcuna posizione. Pur avendo titolo a richiedere alle opposizioni di votare come vicepresidente del parlamento siciliano Cateno De Luca, essendo il candidato dell’opposizione più votato dal popolo siciliano, abbiamo ben volentieri accettato la richiesta dei Cinque stelle di votare Nuccio Di Paola nonostante si sia qualificato alle elezioni regionali al quarto posto. La maggioranza di Schifani ha preferito lo stesso Di Paola, quale presidente vicario, con alcuni voti che sono stati determinanti per battere la candidata ufficiale Lantieri». Il quadro, dunque, è piuttosto chiaro e a rincarare la dose, per il malcontento interno a Fratelli d’Italia, Lega Prima l’Italia, Popolari e Autonomisti, Democrazia Cristiana Nuova e tra chi non ha seguito Micciché in Forza Italia, ci sono gli ingressi in Giunta dei non eletti Elena Pagana e Francesco Scarpinato.

Prova a calmare le acque Totò Cuffaro. «Ancora una volta – ha affermato il leader dei democristiani – la Dc dimostra di avere come unico interesse quello di garantire stabilità e unità nella maggioranza. Abbiamo deciso di seguire fino in fondo la linea del Presidente Schifani di nominare deputati assessori senza tornare indietro alle nostre decisioni affinché si costituisse subito il governo e quindi si iniziasse a lavorare immediatamente». Ma giorni fa era stato proprio lui che, davanti alla possibile nomina di soggetti estranei all’ARS, aveva manifestato la necessità di chiarezza e “pari trattamento”.

Esternazioni che sembrano non avere turbato più di tanto il presidente Schifani, anzi. Ha preferito rispondere a Cateno De Luca. «Prima di parlare di “grande delusione” e di “giunta al ribasso” – ha fatto sapere Schifani – ritengo che il mio governo vada giustamente messo alla prova senza pregiudizi. Personalmente svolgerò un attento e rigoroso ruolo di coordinamento e di stimolo nei confronti della mia squadra di governo che gode della mia fiducia». Schifani, quindi, chiede tempo dimenticando che, presentandosi in continuità con il precedente Governo Musumeci, su di lui pesano i cinque anni trascorsi. Le mancate risposte per affrontare la questione rifiuti in Sicilia ne sono un esempio. Intanto dalla squadra da lui scelta emerge il totale scollamento tra deleghe assegnate e percorsi professionali e formativi seguiti dai rispettivi assessori.


Dalla stessa categoria

I più letti

Se l’elezione del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana aveva riscaldato il clima, all’interno della maggioranza, la nomina degli assessori ha completamento segnato il passo. A rovesciare il tavolo è stato lo stesso presidente Renato Schifani che, accogliendo in toto le richieste di Fratelli d’Italia e smentendo, in parte, la sua stessa volontà di volere in giunta […]

Se l’elezione del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana aveva riscaldato il clima, all’interno della maggioranza, la nomina degli assessori ha completamento segnato il passo. A rovesciare il tavolo è stato lo stesso presidente Renato Schifani che, accogliendo in toto le richieste di Fratelli d’Italia e smentendo, in parte, la sua stessa volontà di volere in giunta […]

Se l’elezione del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana aveva riscaldato il clima, all’interno della maggioranza, la nomina degli assessori ha completamento segnato il passo. A rovesciare il tavolo è stato lo stesso presidente Renato Schifani che, accogliendo in toto le richieste di Fratelli d’Italia e smentendo, in parte, la sua stessa volontà di volere in giunta […]

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]