Centro d’accoglienza vicino al cimitero è fuorilegge Migranti trasferiti, protestano i compagni di scuola

Casa Horeb è una struttura religiosa di Massannunziata, gestita dalle suore Serve della divina provvidenza. Negli scorsi giorni, le stanze che ospitavano da quasi nove mesi un piccolo gruppo di giovani migranti – alcuni minorenni, altri neomaggiorenni – si sono improvvisamente svuotate a causa di un ordine di trasferimento dei ragazzi, inviato dalla prefettura, in altri due centri di Caltagirone: lo sprar Il Geranio e il cpa La vita è adesso. Una notizia che ha suscitato amarezza tra gli studenti del liceo Concetto Marchesi di Mascalucia, che avevano preso parte a un progetto di integrazione e inclusione insieme ai giovani migranti, chiamato Namaste, interrottosi così bruscamente. I ragazzi del Marchesi hanno rivolto un appello al sindaco e agli assessori del Comune etneo per chiedere chiarimenti: «Gli avvenimenti di questi giorni sono ancora un’incognita – scrivono i giovani nella lettera –  ma ciò che è evidente è la distruzione di un nucleo familiare e sociale che aveva visto protagonisti tantissimi ragazzi della nostra scuola e i ragazzi della comunità Casa Horeb. Noi non siamo pronti ad abbandonare i nostri amici, e per questo chiediamo spiegazioni su tutto l’accaduto». 

In tutta risposta il primo cittadino Giovanni Leonardi ha definito «inevitabile» il trasferimento dei migranti a causa dell’inagibilità di Casa Horeb: condizione che non riguarda lo stato dell’immobile, ultimato negli anni Novanta e in ottimo stato, ma una legge del 2001 che vieta la costruzione di immobili a meno di 200 metri dai cimiteri e che declassa a inabitabili quelli che sorgono nelle sue vicinanze. Rendendo quindi necessaria la procedura di trasferimento, che un rappresentante degli studenti del liceo Marchesi, Matteo Genuardi, commenta così: «Oltre che chiedere che almeno i nostri amici non vengano separati tra loro, vorremmo sottolineare come da parte delle istituzioni siano state seguite con solerzia tutte le giuste procedure, ignorando però totalmente il lato umano della faccenda».

A Casa Horeb intanto sono rimasti solo tre dei migranti accolti la scorsa estate, che verranno presto trasferiti anch’essi allo sprar di Caltagirone, come prevede la prassi, perché hanno raggiunto la maggiore età: «Sappiamo che funziona così per i maggiorenni, ma i cinque ragazzi minorenni sono stati portati via con un preavviso di appena un giorno e per di più in un centro di prima, anzi primissima accoglienza, dove chiaramente si trovano male, abituati com’erano qui e ormai ben integrati con i ragazzi del posto», spiegano gli operatori e le suore del centro. «Questa solerzia ci ha lasciati spiazzati – aggiungono – Speravamo si potesse aspettare fino a maggio per i minori, così che finissero la scuola e la formazione. Invece così è stato interrotto un percorso didattico, di integrazione e burocratico iniziato mesi fa».

A spiegare a MeridioNews alcuni aspetti nebulosi della faccenda sono gli uffici che si occupano di famiglia e politiche sociali al Comune di Catania: «Abbiamo preso in carico lo scorso novembre una richiesta arrivataci dalla prefettura – raccontano – in questi casi agire secondo le disposizioni è obbligatorio e non abbiamo nulla da ridire sull’ottima accoglienza portata avanti in questi mesi da Casa Horeb. L’incongruenza – conclude – però consiste nell’aver spostato questi ragazzi da un cpa all’altro. Queste persone, che sono in Italia da nove mesi, si troveranno insieme ad altri appena arrivati e bisognosi di cure mediche».

Secondo suor Piera di Casa Horeb, a fare le spese di questa storia di impasse burocratiche e vincoli legislativi sono stati soprattutto i giovani, strappati da un ambiente divenuto per loro familiare: «Da noi non mancava niente: né cibo, né educazione, né amicizia o una famiglia. Noi – conclude – vorremmo tanto continuare a fare prima accoglienza e speriamo di riuscirci ancora, in futuro».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]