A Riposto scuole a rischio infiltrazioni e crolli per la presenza della cenere vulcanica. A segnalare la problematica è l’on. Davide Vasta, parlamentare all’Assemblea Regionale Siciliana con Sud chiama Nord, il movimento politico fondato da Cateno De Luca. Da più di un anno, tre plessi degli istituti superiori aspettano la rimozione della sabbia lavica dell’Etna […]
Cenere dell’Etna 2021 ancora sui tetti delle scuole di Riposto. Vasta (Sud chiama Nord): «Infiltrazioni e pericolo»
A Riposto scuole a rischio infiltrazioni e crolli per la presenza della cenere vulcanica. A segnalare la problematica è l’on. Davide Vasta, parlamentare all’Assemblea Regionale Siciliana con Sud chiama Nord, il movimento politico fondato da Cateno De Luca. Da più di un anno, tre plessi degli istituti superiori aspettano la rimozione della sabbia lavica dell’Etna caduta copiosamente nell’agosto del 2021. Tetti, grondaie e pluviali degli immobili che ospitano gli studenti del Rizzo, Colajanni e Pantano necessitano di una pulizia straordinaria perché invasi dai lapilli. La situazione rappresenta un rischio che, con la stagione delle piogge, preoccupa tutta la popolazione studentesca.
Nonostante le richieste presentate dalla preside, Rosalba Mingiardi, i lavori non sono mai stati eseguiti. Da un sopralluogo, Vasta ha potuto constatare le condizioni nelle quali versano gli ambienti scolastici esterni. «La mancata tempestività degli interventi – ha dichiarato il deputato – pur ripetutamente segnalati dalla dirigente scolastica, hanno già causato pesanti infiltrazioni di acqua piovana. Lo scorso anno scolastico si sono registrati diversi allagamenti, uno dei quali ha addirittura rischiato di danneggiare irrimediabilmente le apparecchiature informatiche. Se a tutto questo aggiungiamo la quasi totale assenza di manutenzione ordinaria, a rischio c’è la stabilità degli edifici e con essa la sicurezza di alunni, insegnanti e di tutto il personale che ogni giorno frequenta i plessi scolastici. Il meteo finora è stato clemente ma le piogge non tarderanno ad arrivare e, se non si interverrà, le strutture subiranno ulteriori danni. Tutto ciò è inammissibile».
Davanti all’inerzia della Città metropolitana, era stata avanzata la proposta di procedere alla rimozione della cenere vulcanica tramite una ditta privata per poi procedere al recupero delle spese con una procedura esecutiva nei confronti dell’Ente proprietario. Ma il tentativo è caduto nel vuoto. «Ho chiesto un incontro urgente – prosegue Vasta – al Commissario straordinario per individuare in tempi brevissimi una soluzione al problema. Non possiamo attendere che le infiltrazioni di acqua causino cedimenti strutturali e che qualcuno si faccia male. Tanti altri istituti del territorio, tra l’altro, potrebbero trovarsi in questa stessa condizione. Tra le azioni sollecitate da Cateno De Luca c’è l’attenta attività di monitoraggio dello stato di conservazione degli edifici pubblici, in particolar modo delle scuole. Verificheremo, a riguardo ogni segnalazione che ci perverrà dal territorio».