«La continuità territoriale tra la Calabria e la Sicilia come viene garantita?» Sono trascorse appena 24 ore dall’insediamento dei parlamentari, alla Camera e al Senato, e non è tardata ad arrivare la prima nota da parte di Cateno De Luca. Di ritorno da alcuni giorni nella capitale per illustrare gli obiettivi nazionali del suo movimento, […]
Cateno De Luca prende il treno da Roma ma rimane bloccato in Calabria. «Questi sono i servizi?»
«La continuità territoriale tra la Calabria e la Sicilia come viene garantita?» Sono trascorse appena 24 ore dall’insediamento dei parlamentari, alla Camera e al Senato, e non è tardata ad arrivare la prima nota da parte di Cateno De Luca. Di ritorno da alcuni giorni nella capitale per illustrare gli obiettivi nazionali del suo movimento, Sud chiama Nord, e per partecipare ai lavori preliminari con la senatrice Dafne Musolino e l’onorevole Francesco Gallo, l’ex sindaco di Messina lancia un provocatorio interrogativo a Ferrovie dello Stato e al Governo che nascerà. «Stamattina – racconta De Luca – ritornando da Roma con l’intercity notte sono arrivato a Villa San Giovanni e ancora una volta non ho potuto fare altro che constatare l’assoluta mancanza di servizi per i passeggeri. Sono arrivato alle ore 6:00 a Villa San Giovanni con il vagone letto e sceso dal treno per guadagnare tempo mi sarei aspettato un collegamento veloce per Messina. Invece il primo aliscafo parte alle 5:55. Qualche minuto dopo appena l’arrivo del treno in stazione. L’unica alternativa potrebbe essere rappresentata dal servizio privato della Caronte con una corsa in partenza alle 6:40 ma bisogna fare circa un chilometro a piedi con le valigie. L’unica alternativa resta dunque attendere l’aliscafo in partenza alle ore 7:15».
Non solo quindi il danno di rimanere fermo, dopo un viaggio notturno in treno, ma anche la beffa di vedere la partenza della nave qualche minuto prima. «Nessuna corsa di collegamento – continua – veloce per la Sicilia, nessun punto di ristoro o riparo. Solo disagi. Assurdo che la Blujet srl, società controllata da Rfi ed operativa dal 1° maggio 2019 nello Stretto di Messina per garantire ai sensi della legge 96 del 2017 e ai sensi dell’art. 89 bis della legge 126 del 2020 il servizio di continuità territoriale ferroviaria attraverso mezzi veloci per il trasporto pubblico di persone, non abbia ancora adeguato le corse agli orari di arrivo e partenza dei treni. Blue jet espleta tale servizio in ragione del Contratto di programma Stato-Rfi, perché RFI dunque non si mette d’accordo con sé stessa e sposta di 20 minuti la partenza delle ore 5:55 da Villa a Messina alle ore 6:15? È un problema di carenza di mezzi? Perché non puntare allora al rafforzamento della flotta?».
Interrogativi più volte sollevati da Cateno De Luca, già da sindaco della città dello Stretto, ma che ora si ripresenteranno con maggiore frequenza con la presenza di Sud chiama Nord in Parlamento, in assenza di risposte concrete. «Adesso – prosegue – la misura è colma. La continuità territoriale è un nostro diritto e lo Stato ha il dovere di garantirla assicurando anche tutti i servizi connessi. Ma è possibile che persone anziane, con passeggini o valige pesanti debbano ammazzarsi di fatica per raggiungere il binario perché mancano le scale mobili? O ancora che manchi una zona ristoro, o un riparo dalle intemperie? Sud chiama Nord – conclude – è pronto a chiedere attraverso i propri rappresentanti al Parlamento nazionale un atto ispettivo al Ministero dei trasporti per verificare le ragioni della mancata attuazione della continuità territoriale e altresì perché si indaghino le ragioni per le quali la gara di affidamento del servizio di collegamento è andata deserta per ben 2 volte consecutive, tant’è che il servizio è stato affidato in proroga alla Blujet».