Catania-Ragusa, Toninelli annuncia l’accordo con Sarc «Non si pagherà pedaggio e presto apriremo i cantieri»

L’autostrada Ragusa-Catania non solo si farà con soldi pubblici, ma sarà anche gratuita per gli automobilisti. L’annuncio è arrivato dopo le 22 di ieri dal ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli

Un video su Facebook in cui non sono mancate le stoccate ai vertici del governo regionale, a partire dal presidente Nello Musumeci, che la scorsa settimana, ricevendo alcuni sindaci del comprensorio, si era lamentato della poca chiarezza che aveva accompagnato le trattative del ministero con la Sarc, la società della famiglia Bonsignore che da anni ha in mano la concessione per la realizzazione dell’arteria stradale. «Finalmente posso darvi l’annuncio per il quale lavoravamo duramente da mesi. L’autostrada Ragusa-Catania non costerà nulla per chi ci viaggerà sopra», ha detto Toninelli. Il ministro rivendica l’assoluta paternità del risultato. «Nonostante Musumeci e nonostante certe polemiche strumentali, abbiamo continuato a impegnarci in silenzio e siamo arrivati all’accordo che sblocca una infrastruttura ferma da oltre 30 anni. Anas rileva il progetto da Sarc e dunque l’opera si farà con risorse inserite nel contratto di programma della Società delle strade». 

Nei due minuti di intervento sul social network, Toninelli non si è addentrato sui termini dell’accordo con Sarc. Nello specifico non ha detto quanto lo Stato dovrà dare ai Bonsignore. In ballo, infatti, non c’è solo l’acquisto del progetto – per una cifra che potrebbe aggirarsi sui 20 milioni di euro – ma anche un indennizzo per gli utili che la società privata puntava a realizzare, anche grazie al pedaggio particolarmente esoso che il progetto prevedeva. Ovvero dieci euro a tratta, che la Regione aveva garantito di voler cercare di ridurre ulteriormente. Questi però, stando alle parole di Toninelli, sono discorsi che appartengono al passato. «Il modello di concessione che abbiamo voluto impostare porterà alla costruzione di questo cantiere in maniera molto più veloce», assicura il ministro, annunciando una prossima visita in Sicilia per poter stringere la mano a quei sindaci «che giustamente erano in apprensione in questi mesi».

In attesa di conoscere i dettagli sull’accordo tra Stato e privato, bisognerà capire che posizione assumerà la giunta Musumeci. Non solo di fronte alle stoccate provenienti da Roma, ma anche per quel che concerne la richiesta – più volte fatta presente – di un coinvolgimento del Consorzio per le autostrade siciliane (Cas) nella realizzazione della Catania-Ragusa. La volontà del governo nazionale, infatti, sembra essere quella di rendere assoluto protagonista Anas, lo stesso concessionario contro cui nei mesi scorsi il presidente della Regione si è scagliato a ripetizione, denunciandone le lentezze e la poca attenzione alle esigenze della Catania-Palermo. 


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