Non funzionano da settimane le linee telefoniche del liceo statale Lombardo Radice. Una situazione che sta creando disagi a una delle più grandi scuole della città di Catania. A essere rimasta isolata a causa del disservizio che si protrae da febbraio è la sede centrale di via Imperia. «Il mancato funzionamento delle linee telefoniche – […]
Catania, un liceo senza linee del telefono da più di un mese: «Per le comunicazioni siamo ripiombati nell’Ottocento»
Non funzionano da settimane le linee telefoniche del liceo statale Lombardo Radice. Una situazione che sta creando disagi a una delle più grandi scuole della città di Catania. A essere rimasta isolata a causa del disservizio che si protrae da febbraio è la sede centrale di via Imperia. «Il mancato funzionamento delle linee telefoniche – spiega a MeridioNews il rappresentante sindacale Luca Cancemi – è causato da un guasto e riguarda il traffico in entrata, quello in uscita e le comunicazioni tra gli uffici interni. Chi deve provvedere è la Città metropolitana di Catania che – aggiunge l’Rsu – è l’ente responsabile degli istituti secondari del territorio. Il guasto è stato segnalato ripetute volte dalla dirigente scolastica Concetta Mosca ma finora non è stato fatto né programmato nessun intervento». A subire i disagi, sono i 1500 studenti e studentesse che frequentano la scuola, le famiglie, gli insegnanti, gli educatori, i lavoratori tecnici e amministrativi. «Stiamo supplendo al problema con i cellulari – chiosa il sindacalista – ma chi volesse comunicare direttamente con la scuola, deve raggiungerla fisicamente come se fossimo nell’Ottocento».
Il disservizio è stato reso ufficiale da una circolare scolastica rivolta ai genitori degli alunni, al personale docente e Ata e alla Città metropolitana di Catania. «Nell’’esprimere rammarico e disappunto per il disagio arrecato all’utenza», si raccomanda di utilizzare gli indirizzi di posta elettronica istituzionali per comunicare con la scuola. «È necessaria anche una denuncia pubblica di questa vergognosa vicenda – conclude Cangemi – che esemplifica la considerazione reale delle istituzioni catanesi per i problemi legati al mondo dell’istruzione. È ora di chiamare ciascuno alle proprie responsabilità e di cambiare rotta».