Dal 30 maggio all’1 giugno al Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania si terrà il convegno La nuova sfera pubblica europea, le crisi e le sfide della post-verità. Per la tre-giorni – che è il convegno annuale dell’Associazione italiana di comunicazione politica – sono attese centinaia di persone professioniste del mondo della […]
A Catania un convegno su comunicazione politica, Unione europea, giornalismo e fake news
Dal 30 maggio all’1 giugno al Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania si terrà il convegno La nuova sfera pubblica europea, le crisi e le sfide della post-verità. Per la tre-giorni – che è il convegno annuale dell’Associazione italiana di comunicazione politica – sono attese centinaia di persone professioniste del mondo della comunicazione politica, per parlare del rapporto tra sfera pubblica europea, fake news, intelligenza artificiale, TikTok e nuovi media.
Il convegno torna a Catania dopo dieci anni dall’ultima volta ed è organizzato con il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana e dell’Università degli studi di Catania, con la media partnership di: La Sicilia, MeridioNews, Balena Bianca – Consulting & Events, Giornalisti AssoStampa Catania e con il sindacato Associazione Siciliana della Stampa. Si discuterà di comunicazione politica in senso ampio, in particolare delle numerose sfide e crisi che la sfera pubblica europea si trova ad affrontare a causa di fenomeni come la digitalizzazione e la tiktokerizzazione, l’intelligenza artificiale e le fake news.
Tra le persone ospiti anche la professoressa Barbara Pfetsch, docente dell’Università di Berlino, grande teorica e tra le massime esperte internazionali di comunicazione politica. Pfetsch proporrà un intervento dal titolo Le sfere pubbliche europee sotto l’influenza della mediatizzazione digitale, della politicizzazione e delle crisi globali. Conseguenze per la ricerca sulla comunicazione politica. Dalle persone addette ai lavori questo è ritenuto un lavoro straordinario che ha ridefinito i confini della disciplina.
Il convegno si rivolge sia a un pubblico accademico sia a persone che vengono dal mondo della comunicazione e dei media. Il programma prevede:
- giovedì 30 maggio – dalle 15 alle 19 circa – due sessioni in contemporanea e una tavola rotonda. La prima sessione è intitolata Giornalismi d’emergenza. L’informazione in crisi alla prova della fiducia, mentre la seconda Temi ed eventi della campagna elettorale. La politica nell’agenda dei media. Chiuderà la giornata la tavola rotonda La costruzione mediatica dell’Europa. A che punto è l’Unione (quasi) 20 anni dopo. In dialogo con le idee di Carlo Marletti.
- venerdì 31 maggio – dalle 09 alle 18 circa – quattro sessioni mattutine, il keynote speech della professoressa Barbara Pfetsch e altre quattro sessioni pomeridiane. I temi trattati saranno: la polarizzazione politica, il clima e sostenibilità ambientale nel discorso pubblico, la tiktokerizzazione, la comunicazione digitale, la politica virale e i meme, ancora la propaganda e l’intelligenza artificiale generativa, le strategie comunicative della destra emergente, giovani e attivismo come argine all’astensionismo elettorale.
- sabato 1 giugno – dalle 9:30 alle 13 – due sessioni in contemporanea e una tavola rotonda. La prima sessione è intitolata Tecniche di propaganda ingegnerizzata: disinformazione e sorveglianza nelle piattaforme, mentre la seconda L’agenda politica transnazionale di partiti e movimenti nel clima delle elezioni Europee. Il convegno si concluderà con la tavola rotonda I climi d’opinione dell’Italia al voto per le Europee 2024. All’incontro parteciperanno Riccardo Benetti (SWG), Domenico Giordano (Arcadia) e Andrea Scavo (Ipsos).