Oggi, ore 17.30, il Catania affronta in casa la Sicula Leonzio, in un derby fondamentale per risalire la china in campionato. Da qui alla sosta natalizia comincia un percorso importante. Il tecnico etneo: «Vincere con la mala iucata andrebbe più che bene»
Catania, contro Sicula Leonzio vietato sbagliare Lucarelli: «Le difficoltà ci sono, ma niente alibi»
Tornare al successo, in qualsiasi modo. Il Catania attraversa un momento delicato, per problematiche interne ed esterne al terreno di gioco: Cristiano Lucarelli lo sa bene e, in vista del derby con la Sicula Leonzio di questo pomeriggio, ha le idee ben chiare su cosa fare. Il tecnico espone i suoi concetti in conferenza stampa con la solita schiettezza, avventurandosi addirittura in un termine dialettale che, col suo accento livornese, strappa una risata: «Le aspettative sono molto alte, perché ho visto bene i ragazzi. Affrontiamo una squadra – ha ricordato ieri Lucarelli – che ci ha sempre creato grossi problem. Noi, due anni fa, abbiamo buttato un campionato nella doppia sfida contro la Sicula. Vincere con la mala iucata – precisa in un siciliano sui generis il tecnico – andrebbe più che bene».
L’aspetto psicologico, in questa fase molto delicata, conta molto più di quello tecnico e tattico. L’importante, ribadisce Lucarelli, è che i giocatori non si nascondano dietro le difficoltà economiche attraversate dal patron Nino Pulvirenti. «La società – ribadisce il mister – sta facendo grandi sacrifici per tenere botta. Trovare scuse sarebbe da perdenti. Il Catania non ha avuto penalizzazioni negli ultimi anni, l’attività è garantita: ci sono palloni, casacche, acqua calda e pullman per le trasferte, giochiamo undici contro undici. Non dobbiamo avere alcun tipo di alibi, abbiamo a disposizione tutto ciò che serve per lavorare al meglio».
La grande fiducia nell’operato della dirigenza, con Pietro Lo Monaco in testa, è imprescindibile. Non ci sono alternative, a detta di Lucarelli, per provare a tirarsi fuori da questo momento delicato. In questa direzione va anche il suo appello alla tifoseria, in rotta di collisione con la società. «I tifosi – ricorda il tecnico – possono recitare un ruolo importante affinché il Catania possa finire bene il campionato e iniziare il prossimo con questa matricola. Non vedo sceicchi, cinesi o russi che possano venire qui accollandosi i quattro milioni di debiti che ci sono». L’appello alla storia rossazzurra prosegue: «Dietro la matricola 11700 c’è tanta sofferenza: i tifosi non possono chiamarsi fuori da questa partita. Il Catania va difeso: vedo troppi attacchi, tutti i giorni».
L’attenzione, poi, non può che andare al campo. Mancheranno gli infortunati Mattia Rossetti, Lorenzo Saporetti, Vincenzo Sarno e Nana Welbeck. «Mbende stamattina (ieri per chi legge, ndr) ha avuto una piccola ricaduta, dietro siamo contati – ricorda il mister – e può essere che al suo posto giochi Esposito. In questo momento non voglio rischiare nessuno». La Sicula Leonzio è penultima in classifica a quota 9 punti, non ha mai vinto in trasferta ma, dopo l’arrivo di Giovanni Bucaro in panchina, ha sconfitto 3-1 in casa la Cavese. Non sarà dunque una passeggiata: «Il principale limite dei ragazzi – ha concluso Lucarelli in vista della gara – è quello mentale. Bisogna rigenerare la loro autostima: non cambierei mai i miei calciatori con quelli delle squadre che ci precedono: ho fiducia in loro».
Probabili formazioni:
Catania (3-5-2): Furlan; Mbende (Esposito), Biagianti, Silvestri; Calapai, Rizzo, Lodi, Dall’Oglio, Pinto; Curiale, Di Piazza. All: Lucarelli.
Sicula Leonzio (4-3-3): Polverino; Parisi, Sosa, Petta, Sabatino; Palermo, Esposito, Sicurella; Grillo, Lescano, Vitale. All: Bucaro.