Catania, città blindata per il vertice Nato Ai contestatori vietata protesta alla Collegiata

Transenne, auto delle forze dell’ordine, strade chiuse al traffico e piazze parzialmente interdette ai pedoni. È in questo modo che Catania ha accolto l’inizio dei lavori dell’assemblea parlamentare della Nato che oggi e domani avrà sede a Palazzo degli elefanti. Un vertice internazionale, nel corso del quale si discuterà di Mediterraneo e Medio Oriente alla presenza del ministro degli Affari esteri Federica Mogherini e del presidente del Senato Pietro Grasso. E se anche il centro città era tirato a lucido per l’occasione, il sindaco Enzo Bianco, nel suo discorso introduttivo, ammette: «Catania non è ancora come vorrei e come merita». Cogliendo l’occasione per invitare la commissione a «tornare per una nuova riunione nei prossimi anni». Ma al centro del suo intervento, il primo cittadino ha messo la questione migranti: «C’è un termine arabo, miskin – ricorda Bianco – Mischinu, si dice da noi, di una persona ridotta alla miseria più assoluta senza più nulla da perdere se non la propria stessa vita». Nonostante la sensibilità nei confronti del tema immigrazione, alla protesta della Rete antirazzista catanese, e di molte altre sigle e associazioni, è stata vietata perfino una conferenza stampa nel piazzale antistante la basilica della Collegiata, «poiché il luogo di concentramento indicato dai promotori insiste in un’area sensibile».

Il divieto della questura

«Quali problemi di ordine pubblico poteva creare un volantinaggio alla Collegiata?», chiede Matteo Iannitti, di Catania bene comune. «Discuteranno di Ucraina, Palestina, Siria, Libia – prosegue il giovane ex candidato sindaco – A essere pericolosi siamo noi con le nostre bandiere qua fuori o loro barricati là dentro?». E per marcare ancora di più il concetto, domani alle 17.30 da piazza Roma partirà un corteo che si concluderà in piazza Università, «che è chiaramente riferito a questo appuntamento della Nato, ma ha anche un altro significato: se si discute di diritti dei migranti, bisogna ricordare che il 3 ottobre è l’anniversario della strage di Lampedusa». Il riferimento è al barcone con 500 profughi, eritrei e somali, che è naufragato prima di approdare sull’isola: si sono contati 360 morti. «Il ruolo della Nato nel panorama delle politiche migratorie è innegabile – aggiunge Iannitti – Sono stati indifferenti e non hanno favorito la creazione di corridoi umanitari».

«Il ruolo delle associazioni antirazziste euromediterranee è sollecitare l’opinione pubblica e la politica, affinché vengano garantiti il diritto d’asilo e la possibilità di arrivare tranquillamente in Europa per lavorare. Se si concedesse la possibilità di formulare richiesta d’asilo nelle ambasciate locali, i migranti potrebbero viaggiare in business class, senza ingrassare le mafie mediterranee», afferma Alfonso Di Stefano, della Rete antirazzista. La soluzione non sarebbe, quindi, chiudere le frontiere. Bensì renderle accessibili senza viaggi della speranza: «Il Mediterraneo è un enorme cimitero a cielo aperto», sostiene Di Stefano.

Lo striscione in via Etnea

Che aggiunge: «Dall’inizio del 2014 sono morti in mare 3072 migranti: è un numero che pesa sulle coscienze della Nato e di chi ha favorito la lotta violenta all’immigrazione clandestina». «Questo appuntamento non è altro che un’operazione di marketing – rincara la dose Pierpaolo Montalto, segretario provinciale di Rifondazione comunista – È l’ennesima dimostrazione che questa città vuole essere forte con i deboli e debole con i forti». Migranti, disperati e, per riprendere le parole di Bianco, mischini. Come Salvatore La Fata, fruttivendolo abusivo morto il 30 settembre dopo essersi dato fuoco a seguito di un controllo antiabusivismo della polizia municipale: «Chi guarda dall’alto Catania non la vede davvero – conclude Montalto – Si combattono gli ultimi, come se migranti e ambulanti fossero il problema principale di questa terra».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

È parlando di immigrazione che Enzo Bianco inaugura i lavori dell'assemblea parlamentare dell'organizzazione militare atlantica, che oggi e domani si terranno a Palazzo degli elefanti. Argomento principe: il Mediterraneo e la questione mediorientale. Fuori dal palazzo, la manifestazione della Rete antirazzista, da sempre attenta alla questione migranti, non era gradita. Domani, alle 17.30, da piazza Roma partirà un corteo di contestazione

È parlando di immigrazione che Enzo Bianco inaugura i lavori dell'assemblea parlamentare dell'organizzazione militare atlantica, che oggi e domani si terranno a Palazzo degli elefanti. Argomento principe: il Mediterraneo e la questione mediorientale. Fuori dal palazzo, la manifestazione della Rete antirazzista, da sempre attenta alla questione migranti, non era gradita. Domani, alle 17.30, da piazza Roma partirà un corteo di contestazione

È parlando di immigrazione che Enzo Bianco inaugura i lavori dell'assemblea parlamentare dell'organizzazione militare atlantica, che oggi e domani si terranno a Palazzo degli elefanti. Argomento principe: il Mediterraneo e la questione mediorientale. Fuori dal palazzo, la manifestazione della Rete antirazzista, da sempre attenta alla questione migranti, non era gradita. Domani, alle 17.30, da piazza Roma partirà un corteo di contestazione

È parlando di immigrazione che Enzo Bianco inaugura i lavori dell'assemblea parlamentare dell'organizzazione militare atlantica, che oggi e domani si terranno a Palazzo degli elefanti. Argomento principe: il Mediterraneo e la questione mediorientale. Fuori dal palazzo, la manifestazione della Rete antirazzista, da sempre attenta alla questione migranti, non era gradita. Domani, alle 17.30, da piazza Roma partirà un corteo di contestazione

È parlando di immigrazione che Enzo Bianco inaugura i lavori dell'assemblea parlamentare dell'organizzazione militare atlantica, che oggi e domani si terranno a Palazzo degli elefanti. Argomento principe: il Mediterraneo e la questione mediorientale. Fuori dal palazzo, la manifestazione della Rete antirazzista, da sempre attenta alla questione migranti, non era gradita. Domani, alle 17.30, da piazza Roma partirà un corteo di contestazione

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]