Caso Micron, le domande sull’accordo con la St «Se conterrà ciò hanno detto saremo soddisfatti»

«Non è mai una bella notizia quando un’azienda lascia il nostro territorio». Sono queste le prime parole di Francesco Furnari, uno dei 245 lavoratori dello stabilimento catanese della multinazionale statunitense Micron – realtà industriale nella microelettronica – che ha deciso di chiudere definitivamente i battenti. Per i dipendenti, dopo l’incontro al ministero dello Sviluppo economico dello scorso lunedì, ci sarebbe un accordo per tutelare tutti i posti di lavoro che prevede anche un passaggio alla St Microelectronics, l’azienda italo-francese che produce componenti elettronici. 

«In pratica, la soluzione che ci è stata proposta non sarebbe che un ritorno alle origini», spiega Furnari a MeridioNews. La Micron, infatti, nel 2010, nasce a Catania da uno scorporo creato dalla St Microelectronics da cui viene creata Numonyx poi acquistata dalla multinazionale americana che adesso «dopo aver spremuto tutto ciò che c’era da spremere qui in Sicilia ha deciso di azzerare lo stabilimento catanese», lamenta l’Rsu. 

Un sentore c’era già stato quattro anni fa quando la Micron aveva aperto una procedura di mobilità per gli allora 419 dipendenti. Dopo una difficile e lunga vertenza, l’azienda aveva poi deciso di ritornare sui propri passi e retrocedere da quelle posizioni. Ora la nuova decisione di chiudere. «Non ci sono state soluzioni possibili di compromesso su questo punto – dice Nunzio Cinquemani, segretario della Fiom Cgil di Catania – ma siamo comunque riusciti a non dare origine a un nuovo problema sociale e a prospettare un buon accordo dal punto di vista occupazionale che sia in grado di tutelare tutti i posti di lavoro». Lo scenario che adesso si prospetta agli ex dipendenti Micron è triplice: «In primo luogo, c’è la possibilità di passare alla St Microelectronics mantenendo mansioni, retribuzioni, anzianità e condizioni contrattuali; esodo incentivato per chi deciderà di svincolarsi dal passaggio e, infine – aggiunge Cinquemani – per circa una settantina di persone la proposta di ricollocazione in un altro sito di Micron in Italia (Arzano, Avezzano, Padova o Vimercate, ndr) o all’estero».

In linea di massima è questo il piano. «Domani faremo una riunione a Roma, in sede sindacale, durante la quale saranno presenti le due aziende (Micron e St Microelectronics) – anticipa Furnari – per avere chiaro il quadro dell’accordo per il passaggio e per poterci confrontare sui contenuti. Se l’accordo conterrà tutto quello che ci è stato detto finora, dal punto di vista occupazione potremmo dirci soddisfatti». Se tutto procede come previsto, per il prossimo martedì è già in agenda il secondo appuntamento al Mise per ratificare la decisione


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]