Il gip del Tribunale di Palermo ha rigettato la richiesta dei legali del direttore della piccola tv. Il giornalista dovrà rimanere fuori dalle province di Trapani e Palermo. «Il giudice non ha ritenuto che nell'interrogatorio siano emersi elementi per determinare la revoca», dichiara a MeridioNews l'ex pm
Caso Maniaci, gip conferma il divieto di dimora Ingroia: «Depositeremo archivio del telegiornale»
Per Pino Maniaci rimane valido il divieto di dimora nelle province di Palermo e Trapani. A confermarlo è il legale del direttore di TeleJato, l’avvocato Antonio Ingroia. «Il gip non ha ritenuto che nell’interrogatorio siano emersi elementi per determinarne la revoca – dichiara a MeridioNews -. Chiaramente non siamo d’accordo, ma non è il caso di entrare in polemica con il giudice».
Da parte della difesa di Maniaci, l’intenzione è quella già annunciata nel corso della conferenza stampa, dopo la notizia dell’inchiesta della procura di Palermo che accusa il giornalista di presunta estorsione ai danni dei sindaci di Partinico e Borgetto. «Depositeremo i documenti che dimostreranno come non ci sia alcuna estorsione – continua Ingroia – così che oltre alle parole seguiranno i fatti. L’archivio dei servizi giornalistici? Anche quello, ma non solo».
Il riferimento va anche ai materiali fiscali che proverebbero come i soldi presi da Maniaci fossero soltanto il pagamento di una pubblicità per un’attività di proprietà della moglie del primo cittadino di Borgetto, Gioacchino De Luca. «L’importo della presunta estorsione è così preciso, che prevede anche l’iva al 22 per cento – conclude il legale -. Chiariremo tutto».