Casini? Ormai ha il complesso dello sfasciacarrozze. Prima con Monti, ora con Renzi…

INTANTO ALLE ELEZIONI EUROPEE E’ ALLEATO CON ALFANO. RIUSCIRA’, QUESTA VOLTA, A FAR SPARIRE DEFINITIVAMENTE L’UDC? L’ALLEANZA CON IL LEADER DEL PD GLI OFFRE GRANDI OPPORTUNITA’ DI SUICIDIO ELETTORALE…

Ma come dobbiamo fare con Pierferdinando Casini? Man mano che va avanti con gli anni sembra abbia maturato una vocazione per ‘addizionarsi’ agli sfasciacarrozze della politica.

Nel 2012, improvvisamente, dopo il ‘Golpe’ che ha portato al Governo del nostro Paese Mario Monti, Casini ha preso una sbandata per il Professore. A nulla sono valsi gli avvertimenti: Pierferdinando, guarda che quello di Monti è il Governo delle banche, che c’entra il tuo Partito?”. (a destra, Casini ‘immamorato’ di Monti)

Tutto inutile. Perché Casini aveva già mandato in soffitta i libri di Sturzo (che peraltro ha letto poco e male, forse senza nemmeno apprezzarli) ed era ormai diventato pappa e ciccia con il Professore.

Per un anno Casini si è accompagnato allo sfasciacarrozze Monti, distruggendo la legislazione sul lavoro, portando il debito pubblico oltre la soglia dei 2 mila miliardi di euro e brillando in politica estera (la sceneggiata montiana dei due marò in India…).

Inevitabile l’epilogo: alle elezioni politiche l’Udc è quasi scomparsa. Pierferdinando si è consolato con il buon risultato di Scelta Civica di Monti: “Sono voti nostri”, diceva. Ma ora si è dovuto ricredere, perché il Partito del professore è praticamente scomparso. Monti ha meno voti dell’Udc, che ne ha già pochissimi. Entrambi sono alla canna del gas…

Che fa, a questo punto, Pierferdi? L’1 febbraio scorso annuncia al mondo il suo ritorno nell’ovile di Forza Italia. Insomma, senza ‘Padroni’ l’Udc non può stare…

Berlusconi, per l’occasione, tira fuori uno dei suoi soliti vitelli grassi (ne tiene una riserva, anzi un allevamento, perché da Forza Italia c’è un continuo via-vai: dopo le elezioni europee, per esempio, si aspetta il ritorno di Angelino Alfano e dei suoi giannizzeri…).

Dopo aver festeggiato con Berlusconi, Casini si guarda intorno alla ricerca di nuovi ‘Padroni’. Dopo tre mesi ne ha ‘finalmente’ trovato un terzo: Matteo Renzi. E’ uno sfasciacarrozze, molto più ‘convinto’ di Monti. A differenza di Monti, che almeno aveva coscienza di non essere un politico, ma solo un uomo di della banche, Renzi è convinto di essere addirittura un leader… (sopra, Pierferdi con la sua nuova ‘fiamma’ renziana: non sono ‘meravigliosi?)

Così Casini si è invaghito dell’attuale capo del Governo: “Se Renzi – ha detto al Messaggero – si dimette si va a votare, ma soprattutto si va alla catastrofe definitiva. Renzi è l’unico vero antidoto contro lo sfascismo di Grillo e l’antipolitica. Renzi è a Palazzo Chigi perché la politica non è stata in grado di vincere la sfida con Grillo. E ora siamo tutti sulla stessa barca”.

Insomma: oggi chi vota PD vota anche per Casini…

Riuscirà Pierferdi a far scomparire definitivamente l’Udc? Per sì e per no si è alleato con il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Dicono che, insieme, supereranno, anche se di poco, il 4 per cento, che è lo sbarramento sotto il quale non si beccano europarlamentari.

In ogni caso, ci sono già le scommesse: 10 contro uno che l’Udc non prenderà nemmeno un euro parlamentare, 5 contro 1 che non ne prenderà più di due. Le quote sono allettanti…

 


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