Caro voli, decollano le critiche: da chi lo vede come un «pannicello riscldato» a chi teme ulteriori aumenti

«Le misure annunciate dal presidente Schifani sul caro voli sono davvero una bella ‘sorpresa di Pasqua’ per gli studenti fuori sede e per tutti i siciliani» sembra festante nella sua nota Michele Catanzaro, capogruppo del Partito democratico all’Assemblea regionale siciliana, invece è solo l’inizio di un discorso in piena polemica con la misura per fronteggiare il caro voli voluto dalla Regione. «Come già era successo in occasione del primo bonus regionale per gli aeroporti di Roma e Milano – continua – anche adesso che è stato esteso agli altri scali italiani molte compagnie aeree stanno aumentando ulteriormente le tariffe».

«Basta dire che un biglietto di andata e ritorno tra Roma e Palermo a cavallo del weekend di Pasqua arriva a costare con Ita fino a 750 euro in tariffa economy light, che possono scendere ad appena 600 euro con lo sconto della Regione Siciliana che prevede un rimborso massimo di 75 euro a tratta. Vero è che si trovano anche voli a tariffe inferiori, ma se una compagnia aerea arriva a far pagare una cifra del genere evidentemente questo bonus sta creando un effetto-boomerang. Insomma – conclude il capogruppo del Pd all’Ars – ci si ostina a varare misure-propaganda che ingrassano le compagnie aeree ed impoveriscono i cittadini. Complimenti al presidente Schifani, la sua battaglia contro il caro voli la stiamo pagando noi siciliani».

«Bene l’estensione degli sconti per i siciliani che viaggiano in aereo da tutti gli aeroporti d’Italia – commenta da par suo Assoutenti, che nei giorni scorsi aveva diffuso un report proprio sull’impennata dei prezzi dei voli per la Sicilia – Ma la misura appare come un “pannicello caldo” che non risolve il problema del caro voli in Italia. Apprezziamo l’impegno della Regione Siciliana, ma occorre ricordare che gli sconti sono pagati dai cittadini, essendo il provvedimento finanziato con soldi pubblici – spiega il presidente Gabriele Melluso – Non è certo questa la strada da percorrere per far scendere le tariffe aeree e contrastare le speculazioni che puntualmente si registrano in occasione delle partenze dei cittadini. Misure tampone come quella della Regione Siciliana, seppur lodevoli nelle intenzioni, producono effetti solo per un numero limitato di cittadini, mentre la piaga del caro-voli interessa tutto il paese e andrebbe sanzionata con misure più incisive contro le compagnie aeree che speculano sulle tasche dei viaggiatori a danno della continuità territoriale».


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