La crisi mette in ginocchio leconomia. Che ormai, come sappiamo, versa in stato comatoso. A soffrire di più i piccoli imprenditori, che rappresentano la maggioranza del tessuto produttivo siciliano. Ma non vogliono arrendersi. E si rivolgono direttamente al presidente della regione siciliana, rosario crocetta. Numerosi commercianti, artigiani e piccoli imprenditori di palermo, hanno, infatti, sottoscritto un documento da inviare al governatore.
Caro Presidente, sostenga le imprese siciliane”
La crisi mette in ginocchio leconomia. Che ormai, come sappiamo, versa in stato comatoso. A soffrire di più i piccoli imprenditori, che rappresentano la maggioranza del tessuto produttivo siciliano. Ma non vogliono arrendersi. E si rivolgono direttamente al Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. Numerosi commercianti, artigiani e piccoli imprenditori di Palermo, hanno, infatti, sottoscritto un documento da inviare al governatore.
E il primo atto di una serie di iniziative promosse dal Movimento Più per richiamare lattenzione del Governo regionale sulla gravità delle condizioni economiche di tanti cittadini che hanno perso il lavoro, di quanti rischiano di perderlo, di pensionati con una pensione da fame. Un modo di far giungere a chi governa la voce di tutti attraverso una grande manifestazione di solidarietà non dimenticando il dramma degli imprenditori suicidi.
La gravità della crisi sociale ed economica che la Sicilia, ed il Paese intero, attraversa – si legge nel documento – impone un coinvolgimento attivo di tutte le componenti sociali impegnate quotidianamente a dare risposte efficaci per offrire prospettive di sviluppo. Riteniamo, pertanto, che il Governo regionale non possa non attivare meccanismi partecipativi atti a dar voce alle istanze, alle proposte operative ed alle critiche costruttive che vengono dai corpi sociali e dalla società civile tutta.
A tal fine chiediamo che venga istituzionalizzato il ruolo consultivo delle Consulte Civiche Provinciali che nei vari ambiti (produttivo, del Terzo Settore, delle politiche sociali e famigliari) la società civile promuoverà a partire da unampia partecipazione dei soggetti coinvolti. Chiediamo altresì di realizzare strumenti per una comunicazione continua tra Governo Regionale e cittadini che colmi il distacco che ha caratterizzato i precedenti governi.
Un intervento politico dal basso, quello promosso dal Movimento Più, in difesa dei lavoratori, della piccola e media impresa locale e delle fasce più deboli.
Il nostro lavoro nel territorio – spiega Giuseppe Valenti, portavoce del Movimento Più – non può essere condizionato dai luoghi comuni dettati dallessere sempre in campagna elettorale. Ci sono esigenze quotidiane che devono essere sempre al centro della nostra attenzione, e noi non vogliamo distrarci dalle realtà del quotidiano. Intervenire politicamente dal basso – aggiunge Valenti – significa svelare la natura della crisi e le contraddizioni profonde del sistema politico che ha imprigionato lo sviluppo dellintero Paese costringendolo a subire i soprusi dei poteri forti.
Il ciclo di iniziative culmineranno in una giornata di riflessione al Teatro Jolly venerdì 25 gennaio alle 16,00 dal tema: Lavoro e politiche di sviluppo oggi in Sicilia. Un incontro che vuol essere una riunione operativa a tutti gli effetti.
In sintonia con la rivoluzione amministrativa iniziata dalla politica da Lei attuata – si legge nel documento – desideriamo dare concretezza alla sua realizzazione chiedendo di aprire una nuova pagina nella collaborazione e comunicazione tra l’amministrazione regionale e i cittadini.
Soltanto comprendendo e raccontando senza filtri i disagi dei lavoratori, degli imprenditori e delle altre tipologie di cittadini in difficoltà è possibile ricostruire la storia del nostro territorio- conclude Valenti -. E necessario far giungere alla stragrande maggioranza di cittadini un messaggio positivo che sia ancora di speranza.