A intervenire i finanzieri di Palermo. La droga sequestrata era destinata allo spaccio sulle piazze di Palermo e avrebbe fruttato ai narcotrafficanti almeno un milione di euro. Arrestati due uomini, uno di Brancaccio e uno di Terzigno
Carini, due quintali di hashish spediti tramite corriere Un trafficante percepiva anche reddito di cittadinanza
I finanzieri del nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Palermo alle prime ore dell’alba hanno arrestato a Napoli e Palermo due trafficanti di droga, responsabili di una spedizione a Palermo di quasi due quintali di hashish contenuti in otto cartoni individuati presso un centro di smistamento postale di Carini.
Il sequestro, eseguito lo scorso mese di giugno, è originato dal costante monitoraggio delle spedizioni che presentano particolari indici di anomalia, effettuato sistematicamente dagli uomini della sezione del GICO della guardia di finanza di Palermo specializzata nel contrasto al traffico di stupefacenti.
E infatti, a seguito dell’analisi dettagliata delle informazioni contenute nei data base di un’ignara ditta di spedizioni, si riusciva a risalire alla spedizione sospetta, proveniente da Nocera Inferiore, appurando, altresì, chi fossero i soggetti interessati al ritiro dei pacchi contenenti la droga, che per un disguido tecnico non veniva loro consegnata dallo spedizioniere.
Le indagini consentivano, dunque, di segnalare all’autorità giudiziaria palermitana la posizione di due uomini, G.G. di Palermo, classe ’94, residente nel quartiere Brancaccio e P.A., di Terzigno (in provincia di Napoli), di 28 anni, individuati rispettivamente come destinatario e mittente dell’ingente partita di droga, oggi tratti in arresto a seguito dell’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere emessa dal gip del Tribunale di Palermo, dott. Rosario Di Gioia, su richiesta del pubblico ministero titolare del fascicolo, dott.ssa Giulia Beux e del procuratore aggiunto Ennio Petrigni.
La droga sequestrata, era destinata allo spaccio sulle piazze di Palermo e al mercato al dettaglio avrebbe fruttato ai narcotrafficanti almeno un milione di euro. Ma non è tutto. Tempestivi accertamenti svolti dalle fiamme gialle hanno, infatti, consentito di appurare che il trafficante palermitano, destinatario della sostanza stupefacente, ufficialmente disoccupato e senza reddito, dall’estate scorsa percepiva il reddito di cittadinanza per un ammontare di 500 euro mensili. Un beneficio che verrà immediatamente sospeso, così come previsto dalla legge.