A dare notizia dell'ultimo episodio di violenza all'interno dell'istituto penitenziario del Messinese è il sindacato Fimmg. «È necessario un intervento pronto e decisivo tanto dell’amministrazione penitenziaria che dell’assessorato regionale». L'Ordine dei medici: «Escalation di intollerabili atti di violenza»
Carcere Barcellona, seconda aggressione a medici Sindacato: «Sicurezza o pronti a stato di agitazione»
Seconda aggressione in due settimane ai medici che operano nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto. L’ultimo caso è avvenuto ieri, quando un medico penitenziario è stato colpito da un detenuto. A darne notizia, con un comunicato, è il settore medicina penitenziaria di Fimmg: «Dopo il primo episodio, già molto grave, si erano chiesti interventi importanti a garanzia della sicurezza dei lavoratori dell’area sanitaria. Ma il grido di allarme è caduto nel vuoto – si legge in una nota -. L’autorità regionale (che stabilisce la destinazione dei detenuti) non ha ritenuto, dopo quanto accaduto, di allontanare dall’istituto barcellonese, nonostante le richieste, il detenuto autore del gesto».
L’aggressione odierna sarebbe stata compiuta da un altro detenuto per futili motivi. «È necessario e urgente, ora più di ieri, un intervento pronto e decisivo tanto dell’amministrazione penitenziaria che dell’assessorato regionale – continua il sindacato – In difetto si dovrà prendere in considerazione la proclamazione dello stato di agitazione». A commentare la vicenda è stato anche il presidente dell’Ordine provinciale dei Medici Giacomo Caudo: «Si assiste, ancora una volta, impotenti a una escalation di intollerabili atti di violenza nei confronti dei medici, dediti ad alleviare le sofferenze umane, che mette a dura prova la serenità dell’ambiente e, più in generale, del clima lavorativo in cui essi operano».