Tre persone sono ricoverate in prognosi riservata nel capoluogo etneo per ferite da botti e petardi. Altre sei sono state soccorse per ferite più leggere. Pesante il bilancio in Campania: due morti in provincia di Benevento e 107 feriti. A Palermo 14 ragazzini sono stati coinvolti in incidenti con materiale pirotecnico
Capodanno, due morti in Campania Fuochi d’artificio, nove feriti a Catania
Sono nove le persone ferite a Catania e provincia a causa dei fuochi d’artificio. Per festeggiare il passaggio al nuovo anno, in tre sono ancora in prognosi riservata, ricoverati al Policlinico etneo per ferite agli occhi. Altri due sono stati soccorsi al Vittorio Emanuele, quattro al Garibaldi.
A Palermo nessun danno preoccupante – ferite guaribili entro i 30 giorni – ma a far riflettere è l’età dei feriti: 14 i ragazzini tra i dieci e i 16 anni sono stati accolti negli ospedali del capoluogo assieme a due adulti. A Siracusa un romeno di 29 anni ha appiccato un incendio in un balcone maneggiando impropriamente dei fuochi d’artificio.
Ben più grave il bilancio in Campania: un ristoratore nel Beneventano è rimasto ucciso da un razzo che lo ha colpito al viso. Il 51enne ha subito traumi irreversibili dopo aver acceso dei petardi in un mortaio. Sempre in provincia di Benevento, un 49enne avellinese è morto mentre preparava assieme ad alcuni familiari una batteria di fuochi. Nella regione sono 107 i feriti accolti negli ospedali su un totale di 361 persone che in tutta Italia hanno maneggiato incautamente materiale esplosivo ferendosi in maniera più o meno grave. Dita amputate e danni agli occhi sono le ferite più frequenti.
Sensibile il calo rispetto all’anno passato, quando i feriti erano stati 561. Ma il conteggio rischia sempre di aumentare per le ferite provocate da petardi rimasti inesplosi e raccolti, soprattutto dai più piccoli, il primo giorno dell’anno. Come accaduto a Milano, dove un bambino di origini nomadi di 11 anni ha perso tre dita. Lavori straordinari anche per i vigili del fuoco, costretti a compiere vari interventi durante tutta la notte per spegnere incendi di auto e cassonetti innescati da botti.
[Foto di Kilian Ubeda]