Un avviso esposto di fronte a una porta chiusa e due pazienti rimaste fuori, ad attendere invano una visita che il giorno della vigilia di Ferragosto non si sarebbe potuta fare. È accaduto nell'ospedale catanese - semideserto lunedì - dove le cittadine si sono presentate, senza sapere del disservizio in corso
Cannizzaro, saltano ecografie prenotate il 14 agosto Personale in ferie e unica dottoressa col piede rotto
Una dottoressa con il piede rotto. L’unica che il 14 agosto potesse effettuare le ecografie. È così che sono saltate le visite previste per la vigilia di Ferragosto, lunedì, all’ospedale Cannizzaro di Catania. Un danno al quale si è sommata la beffa: alcune pazienti non sono state avvisate e sono arrivate nel presidio sanitario catanese convinte di potere effettuare l’ecografia prenotata. Salvo poi trovarsi di fronte a una porta chiusa con un avviso: «Ci scusiamo per il disagio, è stato necessario spostare le ecografie previste per il 14 agosto 2017 per problemi di servizio. Per ulteriori informazioni, rivolgersi al secondo piano presso il reparto di Senologia». «In realtà, quando le pazienti sono andate al secondo piano, hanno dovuto aspettare un po’ prima che qualcuno del personale si facesse vedere. E in ogni caso sono state date spiegazioni molto vaghe, senza neanche riprogrammare la visita», sostiene Manfredi Zammataro, responsabile etneo dell’osservatorio per i Diritti del malato dell’associazione Codici, a cui si sarebbero rivolte due donne – una proveniente da Nicosia e l’altra da Siracusa – per denunciare quanto avvenuto.
«Stiamo parlando di cittadine non catanesi – continua Zammataro – che si sarebbero volentieri risparmiate di arrivare fino al Cannizzaro per perdere una giornata». In realtà, le altre persone che avrebbero dovuto essere visitate quel giorno – secondo la versione dell’ospedale – sono state informate telefonicamente. A non avere ricevuto alcuna comunicazione sarebbero state solo le due cittadine, che non avrebbero risposto a due differenti telefonate dell’ospedale cittadino. La prima per comunicare lo spostamento della visita dal pomeriggio del 14 agosto alla mattina dello stesso giorno. E la seconda per avvisare che, a causa dell’infortunio di una medica, la visita avrebbe dovuto essere riprogrammata per una data futura. Così entrambe le pazienti si sono presentate in ospedale, senza trovare nessuno.
«Perché è accaduta una cosa simile? – domanda Zammataro – Stiamo parlando di visite programmate, non certo di interventi imprevisti. Nei fatti, un servizio pubblico è stato interrotto». Il primo a non sapere cosa sia avvenuto è il direttore generale dell’ospedale Cannizzaro Angelo Pellicanò. «Se c’è stato qualcosa che non è andato, chiederemo scusa – spiega a MeridioNews – Non so quale sia stato il problema, devo seguire tante cose. Mi informerò». Le informazioni, in effetti, arrivano poco dopo: da una parte un buon numero di dipendenti in ferie e dall’altra l’incidente all’unica medica in servizio che potesse occuparsi delle ecografie. Così, in effetti, le visite della giornata pre-festiva sono state rinviate tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Sette in tutto, tranne le due che hanno generato la polemica e con le quali il Cannizzaro non sarebbe riuscito a mettersi in contatto, ripiegando sul cartello. Oggi il nosocomio, tramite l’associazione Codici, farà sapere alle due donne come prenotare una nuova prestazione sanitaria.