"da oltre tre anni sono il principale bersaglio del pdl e ne sono orgoglioso. I cittadini sanno bene il perche': sulla riforma della sanita' si e' verificata la frattura della maggioranza, coloro che oggi mi accusano sono i piu' danneggiati da un vero processo riformatore e cercano in tutti i modi di estromettermi da ogni dimensione tecnica e politica. In appena quattro anni siamo riusciti a sgretolare un sistema di potere con le armi della trasparenza, del rispetto delle regole e del bene comune, con una organizzazione fondata sulla competenza e non sull'appartenenza, con pubblici e regolari concorsi e non con il precariato, con i fatti e non con le promesse, con l'utilizzo razionale dei fondi e non con gli sperperi, con la competenza e non con l'approssimazione".
Candidati in corsia, Russo perde le staffe
“Da oltre tre anni sono il principale bersaglio del Pdl e ne sono orgoglioso. I cittadini sanno bene il perche’: sulla riforma della sanita’ si e’ verificata la frattura della maggioranza, coloro che oggi mi accusano sono i piu’ danneggiati da un vero processo riformatore e cercano in tutti i modi di estromettermi da ogni dimensione tecnica e politica. In appena quattro anni siamo riusciti a sgretolare un sistema di potere con le armi della trasparenza, del rispetto delle regole e del bene comune, con una organizzazione fondata sulla competenza e non sull’appartenenza, con pubblici e regolari concorsi e non con il precariato, con i fatti e non con le promesse, con l’utilizzo razionale dei fondi e non con gli sperperi, con la competenza e non con l’approssimazione”.
E’ lunghissima la replica dell’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo (nella foto col governatore Lombardo), alle accuse del Pdl. Oggi in conferenza stampa questo partito ha diffuso una lista con i nomi di 36 candidati che orbitano nel mondo della sanità. L’accusa all’ex pm, oggi componente del governo regionale siciliano, è di avere strumentalizzato il suo ruolo istituzionale per fare incetta di candidati nelle corsie ospedaliere. E giù di lì (questo l’articolo con i nomi denunciati dal Pdl).
Russo si è molto arrabbiato. Ed è un fiume in piena come dimostra questo copioso comunicato: “La foto di 50 candidati con accanto la fedina penale perfettamente pulita – ha proseguito Russo – ha forse sorpreso chi e’ abituato a ben altre candidature, del resto se si e’ parlato di “mafia bianca” a proposito di sanita’ non e’ certo colpa della mia gestione”, dice l’assessore, forse esagerando nel moralismo, dato che fa pur sempre parte di una giunta, quella regionale, guidata da un presidente indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato. Ma tant’è. La replica è replica.
Comunque non si arrende: “Vado avanti a testa alta e con la schiena dritta. Non ho fatto alcun partito ma intorno alla mia vera azione riformatrice si e’ formato un vasto consenso di cittadini, di professionisti, di uomini che vogliono impegnarsi e che si sono ritrovati in una lista civica che costituisce la vera novita’ nel quadro politico palermitano. Saro’ sempre accanto a chi si batte per la legalita’, la trasparenza, contro ogni affare, compromesso e compromissione. E ben vengano persone coraggiose e fiduciose, libere e forti che vogliono metterci la faccia e impegnarsi per migliorare Palermo dall’attuale condizione in cui e’ precipitata per colpa di una classe politica che adesso pretenderebbe di riproporsi. Chi ha fatto oggi certe affermazioni e’ evidentemente pervaso da una cultura padronale che impedisce di rispettare dignita’ e senso del dovere. Sfido chiunque a sostenere che io abbia contrattato sostegno in cambio di promozioni o altro: chi dice il contrario verra’ denunciato per calunnia.In quanto alla lettera al Csm sono assolutamente sereno, sono in aspettativa per svolgere il mio mandato di assessore di una giunta regionale”. E poi, un affondo, forse, non del tutto “E’ sorprendente poi – ha concluso Russo – che a lanciare lezioni di moralita’ sia chi ha svolto da direttore generale dell’Asp di Palermo la sua campagna elettorale di europarlamentare (il riferimento è a Iacolino) e che ha avuto tanta sensibilita’ istituzionale da non dimettersi neanche dopo l’elezione o di firmare uno spropositato numero di delibere nelle ultime ore del suo mandato; o chi ha il compagno che siede da anni nel CdA del San Raffaele Giglio di Cefalu'”. A chi si riferisce? Molto probabilmente alla senatrice del Pdl, Simona Vicari che oggi era in conferenza stampa e che non ha risparmiato critiche alla sanità regionale targata Lombardo-Russo. Intanto su Facebook le battute si rincorrono, come questa: “Il Pdl ha denunciato Russo per voto di scambio e violazione del copyright…”.
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