Cancellieri e la Sicilia/ “Vi spiego perché lo scioglimento del Comune di Racalmuto per mafia è stato un raggiro”

L’EX SINDACO DEL COMUNE AGRIGENTINO RIPERCORRE ALCUNE DELLE ‘GESTA’ DELL’ATTUALE MINISTRO IN SICILIA. A COMINCIARE DAI RAPPORTI DELLA SIGNORA CON I ‘PROFESSIONISTI DELL’ANTIMAFIA’ DI CONFINDUSTRIA SICILIA. SULLO SFONDO ‘A MUNNIZZA…

da Salvatore Petrotto
ex Sindaco di Racalmuto
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Chiedetelo a Vittorio Sgarbi, se è vero ciò che sostengo riguardo allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del comune di Racalmuto, visto che lo stesso giorno che hanno sciolto le istituzioni locali del paese di Leonardo Sciascia, hanno sciolto anche il comune di Salemi, il cui sindaco era Sgarbi.

Salemi l’hanno sciolta perché Sgarbi aveva denunciato gli affari miliardari che fa la mafia nel trapanese con le pale eoliche.

Racalmuto, invece è stato sciolto allorquando, da Sindaco, nel febbraio del 2011, ho denunciato alla Procura della Repubblica di Agrigento gli altri affari miliardari che fanno dei mafiosi, travestiti da ‘professionisti dell’antimafia’, con l’immondizia e l’acqua.

Ho denunciato che in Sicilia non si fanno più gare d’appalto, da sei anni, nel settore dei rifiuti e non solo.

Anche l’Autorità Nazionale di vigilanza sugli appalti e l’Autorità antitrust, dal 2009 ad oggi, attraverso una lunga serie di diffide e pronunciamenti, riscontrabili nei loro rispettivi siti istituzionali, hanno denunciato questa situazione di totale illegalità in cui versa la Sicilia, in materia di appalti pubblici!

Da sei anni vengono prorogati dei contratti di servizio, i cui importi complessivi superano di gran lunga i due miliardi di euro, nel solo settore dei rifiuti.

Tali illegali proroghe di appalto prevedono costi per i Comuni ed i cittadini che sono i più cari d’Italia, per dei servizi, assolutamente pessimi.

Ebbene, la Cancellieri ha sciolto il mio Comune, accompagnata dal ras delle discariche siciliane, un tale che si chiama Giuseppe Catanzaro, di Siculiana e che è anche vice presidente regionale di Confindustria Sicilia, accreditato quale ‘antimafioso’.

Ma in effetti il Catanzaro, assieme ai suoi soci in affari, la ditta SAP, la ditta ISEDA e la SEAP del cugino e compare del ministro agrigentino, Angelino Alfano, inquilino anch’egli dei Li Gresti, si sono assicurati oltre due miliardi di euro di appalti illegali, in proroga, senza far celebrare delle regolari gare, da sei anni a questa parte.

Ed è stato proprio dopo aver denunciato, a febbraio del 2011, tali incommensurabili illegalità alla Procura della Repubblica di Agrigento che la Cancellieri, amica di Giuseppe Catanzaro, lo ripeto, patron e ras delle discariche in Sicilia, ha sciolto, nel 2012, per delle presunte infiltrazioni mafiose, rivelatesi inesistenti, il consiglio comunale del Comune in cui ero stato Sindaco sino al 2011.

Ha inteso così consumare una vendetta nei miei riguardi, visto che avevo denunciato alcuni suoi potentissimi amici che si occupano di rifiuti in Sicilia. Quando è venuta a Racalmuto a notificare, personalmente, il decreto di scioglimento, era infatti accompagnata da Giuseppe Catanzaro che l’ha condotta, a braccetto, sin dentro il palazzo di Città.

Ci sono immagini televisive e foto riportate in tutti i giornali che dimostrano, assieme ai servizi giornalistici dell’epoca, quanto io sostengo.

La Cancellieri è stata indotta, lo ripeto, ingiustamente, a sciogliere per infiltrazioni mafiose Racalmuto, perché io avevo denunciato ‘i professionisti dell’antimafia di la munnizza’ che fanno capo a Confindustria Sicilia ed alla Regione siciliana.

Regione siciliana, più volte richiamata, come detto, dalle autorità di vigilanza nazionale sugli appalti e sulla libera concorrenza proprio perché ha assicurato, per lo meno a partire dal 2008, questi appalti illegali, grazie anche alla presenza negli ultimi governi regionali di assessori, espressione di Confindustria che assieme, prima all’ex Presidente Raffaele Lombardo ed adesso a quello attuale, Rosario Crocetta, hanno garantito e continuano a garantire affidamenti diretti illegali, per miliardi di euro di servizi.

Servizi che non tengono tra l’altro conto, in maniera scientifica, neanche delle leggi ambientali, non prevedendo la raccolta differenziata, per favorire, in questo modo, le discariche private in mano al vicepresidente di Confindustria Sicilia.

La più grossa delle discariche siciliane è inutile dirlo e ribadirlo, è quella di Siculiana, nell’Agrigentino, ed è di proprietà dell’’accompagnatore’ della Cancellieri a Racalmuto, del suo ‘cavalier servente’ overo il nostro vicepresidente di Confindustria Sicilia, il già citato, Giuseppe Catanzaro .

Per queste ragioni, la Cancellieri, assieme a Catanzaro ed ai rappresentanti del Governo Regionale siciliano, si sono catapultati a Racalmuto: per farmi fuori e per fare sciogliere il mio Comune per un’inesistente infiltrazione mafiosa.

Quando in realtà loro coprono affari miliardari, del tutto illegali, da me denunciati alle autorità giudiziarie. Adesso chiedo al Ministro Cancellieri, da Ministro della Giustizia, di darmi una precisa risposta rispetto a ciò che ho fin qui sostenuto.

Del resto, questa risposta, la aspetto da anni!

Altrimenti dimostrerà ancora una volta di essere espressione ed al servizio, come sta prepotentemente emergendo in questi giorni, delle più grosse lobby di malaffare.

Scopriremo forse che oltre a Li Gresti c’è di più, anche in Sicilia!

Concludendo, cara Ministro, attendo risposte, rispetto alle mie denunce sull’illegale gestione di acqua e rifiuti in Sicilia, gestione nelle mani del suo amico Catanzaro , vice-presidente di Confindustria Sicilia e ras dei rifiuti in Sicilia, nonché capo della lobby dei ‘professionisti dell’antimafia di la munnizza’.

E non mi dica che, in questo caso, non vuole interferire con l’azione penale che non le credo! Del resto, il caso del suo interessamento per la sorte penale dei Ligresti dimostra il contrario!

La prego, prima che con ‘la munnizza’ ci finisca come a Napoli, e per certi versi la situazione in Sicilia è peggiore, intervenga presso i suoi amici della lobby dei rifiuti!

Altrimenti rischiamo di rimanere definitivamente sommersi non solo dai rifiuti, ma anche da miliardi di euro di debiti, quelli che si sono fregati e continuano a fregarsi quei falsi ‘ antimafiosi’ dei rifiuti che lei, signora, ha mostrato di proteggere e dai quali si è fatta accompagnare in Sicilia nel suo ‘viaggio a Racalmuto…’


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