Un mese e mezzo dopo l'elezione del nuovo parlamento nazionale non sono state insediate le commissioni legislative permanenti.
Camera e Senato, mille parlamentari pagati a vuoto per un mese
Un mese e mezzo dopo l’elezione del nuovo Parlamento nazionale non sono state insediate le commissioni legislative permanenti.
Nella scorsa legislatura 20 giorni dopo l’elezioni dei Presidenti di Camera dei deputati e Senato, le commissioni si erano già insediate eleggendo i loro presidenti.
Si invoca, drammatizzando, il ritardo nella formazione di un Governo e una maggioranza parlamentare senza sottolineare l’anomalia di un Parlamento ancora senza Commissioni legislative. In assenza di questi organismi il processo legislativo è monco.
Pdl, Pd e Scelta Civica non hanno fornito i nomi ai presidenti delle due Camere. Ma i presidenti – Laura Boldrini alla Camera e Piero Grasso al Senato – non possono subire in silenzio. Sono stati eletti perché diversi e fuori dalle logiche dei partiti. Lo dimostrino e pressino per avere i nomi. La seconda e la terza carica dello Stato non possono assecondare tattiche dilatorie.
I presidenti Boldrini e Grasso convochino i capigruppo. Se questi ultimi si rifiutano di fornire i nomi dei parlamentari che dovrebbero andare a fare parte delle Commissioni, informino il Paese. Spiegando a chiare lettere che c’è un Parlamento che non è in condizioni di lavorare.
Nella stagione del contenimento delle spese e della cancellazione degli sprechi non piacerà agli italiani sapere che hanno pagato un mese di stipendio a mille parlamentari senza che questi signori abbiano prodotto nulla.
Abbiamo molto sperato nel cambio di passo delle istituzioni con Boldrini e Grasso. Milioni di italiani hanno applaudito il discorso di insediamento del Presidente della Camera.
Continuino in questa direzione ed esigano per le istituzioni che presiedono un sentimento elementare: il rispetto.