Le guardie giurate venatorie del Wwf di Caltanissetta hanno recuperato un esemplare di Barbagianni (nome scientifico “Tyto alba”) in evidente stato di deperimento e difficoltà, provvedendo alle prime cure e ad alimentarlo. Il rapace era stato trovato, incapace di volare, nelle campagne di contrada Cusatino vicino Serradifalco dal signor Calogero Sollami, che lo ha raccolto salvandolo […]
Caltanissetta: salvato barbagianni in deperimento Incapace di volare, adesso è sottoposto a terapia
Le guardie giurate venatorie del Wwf di Caltanissetta hanno recuperato un esemplare di Barbagianni (nome scientifico “Tyto alba”) in evidente stato di deperimento e difficoltà, provvedendo alle prime cure e ad alimentarlo. Il rapace era stato trovato, incapace di volare, nelle campagne di contrada Cusatino vicino Serradifalco dal signor Calogero Sollami, che lo ha raccolto salvandolo da morte certa.
Quindi ha immediatamente contattato la delegata della Lipu di Serradifalco, la nota ambientalista Gina Tortorici che, a sua volta, ha chiesto l’intervento delle Guardie Wwf nissene. Da qui, tale vera e propria catena di solidarietà per salvare il barbagianni non si è arrestata, anzi: il giorno seguente, infatti, gli agenti venatori del Wwf hanno preso accordi con la Ripartizione faunistico venatoria di Caltanissetta, in persona del funzionario Michele Burgio, per trasferire il rapace presso il centro recupero fauna selvatica di Ficuzza a Corleone (PA), gestito dalla Lipu per conto della Regione Siciliana.
Così nella stessa mattina, grazie all’interessamento del dirigente del servizio per il territorio di Caltanissetta dell’assessorato regionale Agricoltura, Bartolomeo Scibetta, e della dirigente della ripartizione faunistico venatoria, Gesualda Pilato, il barbagianni è stato condotto urgentemente presso il distaccamento forestale di Sutera, le cui guardie si sono occupate della definitiva consegna dell’animale agli esperti del centro di Ficuzza. Adesso il barbagianni è stato sottoposto a una terapia antibiotica in quanto si sospetta che il suo stato di grave debilitazione sia conseguenza di una malattia.
(Fonte: Wwf Sicilia centrale)