A Caltanissetta decine di autobotti sono state controllate dalla guardia di finanza, che ha riscontrato violazioni igienico-sanitarie e assenza di documentazione. Negli ultimi mesi alcuni Comuni del Nisseno hanno dovuto ricorrere alle autobotti per sopperire alla carenza d’acqua dovuta alla siccità. I militari hanno monitorato le dinamiche di trasporto e di rivendita dell’acqua potabile, così […]
Caltanissetta, autobotti abusive: multe per violazioni igienico-sanitarie e assenza di documentazione
A Caltanissetta decine di autobotti sono state controllate dalla guardia di finanza, che ha riscontrato violazioni igienico-sanitarie e assenza di documentazione. Negli ultimi mesi alcuni Comuni del Nisseno hanno dovuto ricorrere alle autobotti per sopperire alla carenza d’acqua dovuta alla siccità. I militari hanno monitorato le dinamiche di trasporto e di rivendita dell’acqua potabile, così da poter verificare la regolarità del circuito di distribuzione sotto il profilo penale, amministrativo, tributario e sanitario.
I controlli – eseguiti anche grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini – hanno consentito di far emergere fenomeni di abusivismo commerciale e in alcune circostanze la totale assenza delle autorizzazioni amministrative di legge vigenti, anche di carattere sanitario. Dall’inizio del mese di agosto la guardia di finanza ha effettuato decine di controlli nella provincia di Caltanissetta e ha accertato violazioni di carattere fiscale, amministrativo e igienico-sanitario. Nello specifico alcuni trasportatori sono stati sanzionati per la mancata emissione di documento fiscale al termine della vendita, mentre altri sono stati sorpresi a scaricare acqua trasportata con cisterne non conformi alla normativa vigente, prive di qualsiasi autorizzazione da parte degli organi competenti e di certificazione sanitaria.
Dopo ulteriori accertamenti è emerso che alcuni soggetti non erano titolari di alcuna partita Iva e sono state fatto loro delle multe per violazioni igienico-sanitarie, da cinquemila a trentamila euro. Sono state fatte delle multe anche per ‘autocarro non in possesso di autorizzazioni e certificazioni sanitarie‘: in questo caso per una cifra da 1.500 a 9.000 euro. Inoltre si è proceduto con l’apertura d’ufficio della partita Iva relativa all’attività esercitata. Durante i controlli è emerso anche che la maggior parte degli operatori agiscono regolarmente, ovvero con autorizzazione dell’Ente pubblico deputato alla gestione delle risorse idriche, nonché in aderenza con le normative che regolano lo specifico settore.