Blackout sportivo o gli effetti delle vicende societarie? Il 5-1 subito in campo pugliese non fa bene alla squadra che, a tratti, è apparsa disorientata. Pesano le dimissioni anticipate di Maurizio Pellegrino e l'incertezza sul futuro della società in mano a Mancini
Calcio Catania, crollo allo Zaccheria di Foggia I rossazzurri segnano solo il gol della bandiera
Un crollo apparentemente inspiegabile, ma che probabilmente è figlio di quanto accaduto in settimana attorno alla squadra di Francesco Baldini, che resta ancora in attesa di avere l’ufficialità sugli ultimi sviluppi societari. Una sconfitta pesante, quella di oggi, per il Catania allo Zaccheria di Foggia, dove nel pomeriggio i rossazzurri sono stati battuti 5-1 dalla formazione di Zeman. Un passivo inclemente, soprattutto perché già al 45′ gli etnei erano sotto di cinque reti, in una partita nella quale si sperava di potere continuare il trend di risultati esterni e nella quale ci si è invece dovuti accontentare del gol della bandiera segnato da Greco nella ripresa. Analizzare i motivi della disfatta diventa complicato, ma è facile pensare che l’incubo che si è consumato oggi in Puglia sia stato indirizzato anche dalle ennesime vicende di difficile lettura che hanno riguardato la società nella settimana appena trascorsa. A oggi infatti nulla è trapelato sul rogito notarile attraverso il quale Benedetto Mancini avrebbe dovuto acquisire definitivamente il ramo d’azienda sportivo del Calcio Catania, sulla cui aggiudicazione è arrivata l’ufficialità solo da parte sua e mai dal tribunale, con i curatori fallimentari che di fatto avrebbero concluso l’esercizio provvisorio tre giorni fa.
Probabile che qualcosa si muoverà e verrà comunicato nelle prossime ore, ma l’annuncio dell’imprenditore romano dell’arrivo a Catania di Giorgio Perinetti per luglio, con tanto di stretta di mano immortalata e successiva smentita sugli accordi presi da parte del direttore sportivo laziale, ha contribuito a creare ulteriore confusione. Pesa anche l’annuncio delle dimissioni anticipate di Maurizio Pellegrino da direttore dell’area sportiva della società rossazzurra, dopo i programmi comunicati dallo stesso Benedetto Mancini in merito al suo ruolo futuro. La squadra è apparsa disorientata e risulta davvero complicato ipotizzare che si sia trattato solo di un black-out sportivo, perché qualcosa nella testa dei giocatori non andava proprio, sin da quando sono scesi in campo.
Servirà fare chiarezza già da domani, quindi, per loro e per l’ambiente, che dopo tanta incertezza hanno bisogno di sicurezze una volta per tutte. Una partita storta può capitare a qualunque squadra, soprattutto in una situazione come quella vissuta da tempo dalla formazione rossazzurra, che ovviamente ha le sue responsabilità sul passivo pesante di oggi. Resta di fondamentale importanza però capire cosa ci sia nel futuro del Catania e se il progetto di Benedetto Mancini sia già davvero in fase di costruzione. Ciò sarà necessario soprattutto in vista della sfida di mercoledì sul campo dell’Avellino, dove già mancheranno Greco e Moro, convocati dalla nazionale italiana Under 20, e al Catania servirà almeno avere la garanzia di affrontare la partita con la necessaria serenità.