Dopo aver confermato il tramonto della trattativa con Benedetto Mancini per l'acquisizione del ramo d'azienda sportivo, il Tribunale aveva chiesto ai vertici federali un contributo, adesso negato, perché la squadra restasse in Lega Pro
Calcio Catania, campionato ormai ai titoli di coda La Figc respinge la richiesta formulata dai curatori
Si complica nuovamente in modo drammatico lo scenario legato alla sopravvivenza del ramo d’azienda sportivo del Calcio Catania, che si appresta addirittura a concludere anzitempo la sua corsa nel campionato di Serie C, a sole quattro giornate dalla fine della regular season. Lo ha lasciato intendere chiaramente il comunicato del tribunale etneo, che nel pomeriggio ha confermato di aver chiuso la porta a Benedetto Mancini, colpevole di non aver integrato neanche oggi con i 325mila euro previsti la caparra di 375mila già versata un mese fa per l’acquisto dell’asset sportivo della società rossazzurra. «In data odierna – si legge in una nota ufficiale del tribunale – i curatori fallimentari hanno comunicato ad FC Catania 1946 Srl. la decadenza per inadempimento all’obbligo di pagamento integrale del corrispettivo».
Un evento disastroso per l’immediato futuro del Catania, che ha spinto il tribunale a chiedere aiuto ai vertici federali del mondo del calcio, per cercare di consentire alla squadra rossazzurra di scendere in campo quanto meno nelle ultime quattro giornate, a partire dalla sfida in programma al Massimino domenica 10 aprile alle 14:30 contro il Latina: «con distinta pec – prosegue il comunicato – i curatori fallimentari hanno provveduto a darne comunicazione alla Figc e alla Lega Pro, richiedendo, ove possibile, un intervento o contributo di carattere economico finanziario straordinario da parte della Lega Pro, in misura tale da consentire di coniugare l’interesse alla regolare prosecuzione del campionato in corso con gli interessi della procedura fallimentare.
In esito alle su indicate determinazioni, i curatori fallimentari relazioneranno al Tribunale di Catania in ordine alla permanenza delle condizioni economico-finanziarie per il mantenimento dell’esercizio provvisorio del ramo caratteristico di azienda”. Una richiesta inoltrata proprio con l’intento di confermare la proroga dell’esercizio provvisorio già annunciata nei giorni scorsi dal palazzo di giustizia etneo fino al prossimo 19 aprile e pregiudicata dagli eventi legati alla mancanza dei crediti garantiti, ma non corrisposti, da Benedetto Mancini, che hanno spinto Figc e Lega Pro a mettersi al lavoro immediatamente per pronunciarsi su una vicenda che entrerà ancora una volta negativamente nella storia dei 75 anni del Calcio Catania.
È arrivata pochi minuti fa la risposta da parte della Lega Pro che, con una lunga comunicazione ai curatori fallimentari del club etneo, ha affermato di non poter accogliere la loro richiesta legata al contributo economico da fornire alla società rossazzurra per aiutarla a completare la stagione: «Ci preme comunicare che, affinché il Campionato possa avere la regolare prosecuzione da Voi prospettata, la stessa deve avvenire nel rispetto delle normative di settore; su punto si osserva come l’art. 53 comma III della N.O.I.F. preveda che, in caso di esclusione o ritiro di una società dal Campionato, tutte le gare dalla stessa disputate non abbiano valore per la classifica. Pertanto – scrivono i vertici – atteso il disposto della predetta disposizione regolamentare, i club che hanno conseguito sul campo da gioco un risultato sportivo favorevole nelle gare disputate con la Società Catania avrebbero un interesse diametralmente opposto e confliggente con quello dei club che hanno conseguito sul campo da gioco un risultato sfavorevole nelle gare disputate con la Soc. Catania. In conseguenza di quanto sopra, tenuto altresì conto che ogni intervento finanziario straordinario da parte della Lega Pro potrebbe essere disposto solo in parità di Prot. Nr. 443/22 del 08/04/2022 sistema (e quindi a beneficio di ogni singolo club associato), si ritiene di non poter accedere all’ipotesi di erogazione di un contributo per le finalità da Voi indicate».