Il nuovo progetto è firmato dal team di Sicanium, già ideatore di un gioco da tavola dedicato all'isola. Le puntate vengono pubblicate sui social network e hanno riguardato già Trapani, Agrigento e Palermo
Caggiulino, la serie animata che racconta la Sicilia «Rivolta ai bimbi, ma scoprirla serve anche ai genitori»
C’è un cagnolino che in poche settimane ha conquistato quasi 100mila bambini e famiglie. Si chiama Caggiulino ed è il protagonista della serie animata che porta il suo nome, ideata dal giovane team di Sicanium.
«Inizialmente avevamo pensato di fare uscire i disegni e il cartone che raccontano le avventure di Caggiulino nel periodo estivo, per far trascorrere le vacanze ai bambini disegnando, colorando e scoprendo la Sicilia», racconta Demetrio Cavara, 27 anni, laureato in Lettere moderne, che insieme alla collega Federica Oddo, laureata in Scienze della comunicazione, si occupa dello storytelling e delle informazioni da trasmettere ai piccoli spettatori.
Con la pandemia il progetto è stato anticipato, riscuotendo un enorme successo. «Prima siamo usciti con i disegni di questo cagnolino che girava la Sicilia e che in ogni disegno presentava un posto diverso: i bambini con i genitori potevano scaricarli e colorarli». Le avventure di Caggiulino si sono trasformate in una serie animata a tutti gli effetti, giunta alla quarta puntata, ambientata a Erice, location vincitrice di un contest che i ragazzi di Sicanium avevano lanciato sul web.
Ogni domenica ne esce una nuova. Le puntate vengono pubblicate sulle pagine Facebook e Instagram di Sicanium e sul canale YouTube Caggiolino Sicanium. «Grazie a questo personaggio facciamo scoprire ai più piccoli la Sicilia attraverso monumenti, cibo, personaggi, artisti, cercando di non tralasciare niente». Nella prima puntata, per esempio, il cagnolino si trova nella torre Ligny di Trapani, il punto più estremo della Sicilia occidentale, per poi spostarsi verso le saline, dove incontra il fenicottero rosa, animale simbolo di quella zona.
Ad Agrigento, invece, ha raccontato la valle dei Templi e ha dialogato con la capra girgentana, mentre nella terza puntata si sposta a Palermo, dove spiega la storia del Teatro Massimo e dell’orto botanico. Qui incontra dei pappagallini.
«Ogni episodio dura tra i 2 e i 3 minuti, ma vorremmo aumentare un po’ i tempi, perché c’è tanto da dire ed è difficile condensare il tutto in così poco tempo. Anche se la scelta iniziale è stata comunque quella di non bombardare i bambini di informazioni perché sarebbe controproducente», spiega ancora Demetrio, che cura il progetto insieme a Federica Oddo, con cui ha già lavorato per il gioco da tavola Sicanium, il disegnatore Gioele Gargano e il videomaker Angelo Cucina.
Fanno tutti parte di iInformatica, azienda informatica innovatica siculo-lucana con sedi a Matera, Palermo, Trapani, Catania e Napoli. I membri del team sono tutti giovanissimi, di età compresa tra i 20 e i 33 anni. «La Sicilia va fatta conoscere non solo ai turisti, ma molte volte anche agli stessi siciliani». Un messaggio che, oggi, con le problematiche legate al Covid-19 e gli interrogativi legati alla ripartenza del settore turistico, sembra più attuale che mai. «Dobbiamo ripartire da noi, dalla nostra Sicilia, che ha tanto da offrire e che in ogni angolo nasconde un tesoro diverso da scoprire».