E' iniziata con anticipo, giorno 1 settembre, la stagione di caccia in Sicilia. Una circostanza per la quale i carabinieri del comando provinciale di Catania hanno avviato dei controlli straordinari del territorio. Con i primi risultati, un uomo è stato colto in flagranza mentre utilizzava un fucile calibro 12 con matricola abrasa nel paese etneo. Mentre il cacciatore rimasto ferito nelle campagne del calatino è risultato guaribile in 20 giorni,
Caccia, ferito un uomo a Licodia Eubea Sequestrato fucile illegale a Biancavilla
Apertura anticipata al 1 settembre quest’anno per la stagione di caccia in Sicilia. E si registra già il primo incidente: un cacciatore di 54 anni, B.G., è rimasto ferito da una rosa di pallini durante una battuta nelle campagne di Licodia Eubea, in provincia di Catania. L’episodio è accaduto in contrada Ciappazza, e l’uomo, trasportato nell’ospedale di Caltagirone, è stato giudicato guaribile in 20 giorni.
L’episodio è stato comunicato dal comando provinciale dei carabinieri di Catania che, proprio in occasione dell’apertura anticipata della stagione di caccia, ha elaborato un piano di prevenzione esteso a tutto il territorio etneo. I militari, che effettuano controlli amministrativi relativi alla regolarità del porto d’armi e delle varie licenze necessarie per l’attività di caccia, hanno denunciato il 49enne Antonino Salamone, di Biancavilla, per detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo con matricola abrasa. Luomo, colto in flagranza, alla vista dei militari aveva cercato di occultare tra la vegetazione, con laiuto di altri due cacciatori denunciati per favoreggiamento personale in concorso, un fucile semiautomatico Browning calibro 12, con matricola abrasa e corredato da 39 cartucce. L’uomo deteneva illegalmente nella propria abitazione un altro fucile calibro 12, marca Renato Gamba, appartenuto al suocero deceduto nel 1993.