L'intimidazione risalirebbe allo scorso luglio, ma l'episodio è emerso soltanto adesso, destando stupore e indignazione. Sono in corso le indagini della polizia, per chiarire il quadro della vicenda e soprattutto per risalire al responsabile della missiva bloccata nell'ufficio postale di Palermo
Busta con proiettili al direttore del Consorzio di bonifica Sindacati: «Vada avanti con passione e professionalità»
Una busta con dei proiettili inviata al direttore del Consorzio di bonifica Sicilia occidentale, Giovanni Tomasino, è stata trovata e bloccata nell’ufficio postale di Palermo. L’episodio, su cui indaga la polizia, è avvenuto lo scorso luglio, ma la notizia si è appresa soltanto adesso.
«Al di là di una doverosa solidarietà – affermano i segretari generali di Filbi Uila e Filbi Uila Sicilia, Gabriele De Gasperis ed Enzo Savarino -, vogliamo assicurare sostegno pieno e convinto alla vittima dell’intimidazione. Siamo certi che magistratura e forze dell’ordine faranno presto luce su questo episodio».
«Intanto, il direttore Tomasino e i lavoratori del Consorzio – aggiungono – vadano avanti come sempre con passione e professionalità, assicurando un indispensabile e prezioso servizio al territorio, reso ancora più urgente dalle recenti calamità naturali».
Solidarietà anche dal M5S: «Siamo certi che Giovanni Tomasino – si legge in una nota del gruppo parlamentare dei Cinquestelle all’Ars – non si lascerà intimidire da questo vile gesto». «Chiederemo al presidente dell’Antimafia regionale – dicono i deputati regionali del M5S Roberta Schillaci e Antonio De Luca, componenti della commissione Antimafia dell’Ars – di convocare Tomasino in audizione a palazzo dei Normanni».