Come denunciano associazioni e consiglieri comunali, il polmone verde catanese è lasciato da anni a se stesso. Dopo la giornata della Liberazione però la situazione è peggiorata ulteriormente e il parco è oggi pieno di spazzatura. L'assessore Saro D'Agata, tuttavia, dichiara di non esserne a conoscenza e di voler intervenire
Boschetto Playa invaso dai rifiuti abbandonati Notarbartolo: «Affidamento ancora bloccato»
Un tappeto di rifiuti. Ecco come si presenta il boschetto della Playa a pochi giorni di distanza dalle festività del 25 aprile. Nella giornata che ricorda la liberazione dell’Italia dal nazifascimo il tradizionale polmone verde della città è stato preso d’assalto da numerosi cittadini. Quello che resta però è un quadro desolante. Accanto ad alcuni cestini i visitatori hanno accumulato numerosi sacchetti di plastica pieni di immondizia. Molti sono stati aperti, forse da qualche randagio, e così i resti del pranzo sono finiti sui prati del parchetto. Girando per i viali, lontano dalle pattumiere, la situazione non è migliore. Accanto agli alberi sono stati lasciati decine di sacchi ma anche bottiglie di birra, piatti di plastica e forchette. Dalle fotografie si possono distinguere anche i cartoni usati per imballare le tradizionali colombe di Pasqua.
Contatto per una replica, l’assessore al Verde pubblico Rosario D’Agata spiega a MeridioNews: «Non ero a conoscenza di questa faccenda ma adesso provvederemo immediatamente alla pulizia». Ma chi dovrebbe occuparsene? «Non la Multiservizi, loro operano per lo scerbamento. Adesso verifico», conclude l’esponente della giunta guidata dal sindaco Enzo Bianco. La storia del boschetto e dei suoi 28 ettari negli ultimi anni è stata spesso al centro della cronaca cittadina. Dalla chiusura temporanea, durata alcuni mesi, per lo straripamento del laghetto che c’è all’interno fino alla discussa realizzazione di un parco avventura, in una porzione del bosco.
Le pulizie all’interno del parco, come spiega il consigliere comunale Niccolò Notarbartolo, che insieme alla quinta commissione Lavori pubblici ha effettuato un sopralluogo il 16 aprile, sono però attualmente in regime di deroga. «Il Consiglio comunale tre anni fa ha deciso di togliere il boschetto dalle aree sottoposte alla manutenzione della Multiservizi – racconta Notarbartolo a MeridioNews -. Si riteneva che questo servizio potesse essere svolto dalla società 5 nodi srl che si occuperà del parco avventura, e per le parti residuali dagli uffici comunali. In verità però per oltre due anni non sono state fatte attività di questo tipo e il parco è stato lasciato in condizioni di degrado e abbandono». «Il primo motivo – continua – è che a causa di colpe del Comune, l’affidamento alla società non si è completato e i giardinieri comunali non sono in numero adeguato. Da un mese a questa parte – conclude – in deroga al contratto di servizio, fino a tre squadre della Multiservizi sono state impegnate per pulire, e qualcosa è migliorato».
A denunciare la situazione del giardino cittadino era stata, da poco, Mirella Clausi del circolo Città felice che insieme alla rete di associazioni La ragna-tela aveva portato all’attenzione le condizioni di salute degli alberi e della vegetazione. «Il boschetto della Playa, il più grande di Catania, si trova in uno stato pessimo: ci sono seri problemi di erosione che riguardano i pini e gli eucalipti».«Tempo fa – diceva Clausi a MeridioNews – abbiamo portato al boschetto due professori dalle università di Bari e Vienna per far effettuare loro una verifica sulle condizioni di salute di questi alberi: si sono accorti che sono pieni di parassiti xilofagi che ne corrodono il legno».
La 5Nodi srl però, in quell’occasione, aveva spiegato di non poter operare perché in attesa delle autorizzazioni da parte del Comune. «Vado spesso negli uffici per provare a velocizzare il processo burocratico di messa in regola che purtroppo ha dei tempi molto dilatati – spiegava a MeridioNews Emilio Lucifora, uno dei soci della società – Il vero problema è che viviamo in una città in cui l’educazione è inesistente».