Il giudice ucciso dalla mafia sarà protagonista, insieme agli uomini della sua scorta, del nuovo murale di legalità realizzato dall'associazione antiracket catanese. Un'idea nata in occasione del ventennale, con una location - il retro del carcere cittadino - scelta proprio per lanciare un messaggio ancora più forte. A firmare l'opera lo street artist Anc, ma i volontari chiedono l'aiuto di tutti
Borsellino e l’agenda rossa in un murales AddioPizzo al lavoro dietro Piazza Lanza
Paolo Borsellino, l’agenda rossa e gli uomini della scorta. E’ l’immagine del nuovo murales di AddioPizzo, che sta prendendo forma sulla parete del retro del carcere di Piazza Lanza, a Catania. Un altro progetto di legalità, nato sulla scia del primo disegno dedicato a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta, realizzato lungo una parete in viale Ulisse nel maggio dello scorso anno. L’opera, come le sua gemella in Circonvallazione, porterà la firma dell’artista catanese Antonio Anc Barbagallo, già al lavoro sul ponteggio insieme ai volontari dell’associazione.
L’idea è nata per diffondere un nuovo messaggio di legalità in occasione del ventennale della strage di via D’Amelio. «Volevamo finirla in tempo per il 19 luglio», racconta Gaetano di AddioPizzo. «Purtroppo non arriveremo con i tempi perché il lavoro è tanto e noi siamo in pochi». Ad aiutare i ragazzi dell’associazione antiracket, infatti, stanno intervenendo anche amici e sostenitori. «Chiunque volesse darci una mano è il benvenuto», annunciano.
Un nuovo simbolo dell’antimafia sui muri cittadini, reso più forte dall’immagine di Paolo Borsellino che compare proprio sulla parete esterna di un carcere. Anche se «non è stato facile ottenere i permessi», raccontano i volontari. Per disegnare sulla facciata esterna della casa circondariale è stato infatti necessario chiedere autorizzazioni al Ministero della Giustizia. I catanesi recepiranno il messaggio?