Blutec, in arrivo primi 20 milioni dalla Regione Lo Bello: «Si realizza sogno Termini Imerese»

A Termini Imerese si incomincia a fare sul serio. Dopo la riapertura lunedì scorso dei cancelli, ora giungono anche i primi trasferimenti, segno tangibile che fa ben sperare per la ripresa della produzione negli ex stabilimenti Fiat, ora Blutec. Oggi, infatti, il Governo regionale consegnerà ai rappresentanti dell’azienda e al sindaco copia del decreto di cofinanziamento regionale, l’occasione per fare il punto sul programma di assunzioni da realizzare nel corso del 2016 e del prossimo anno per il 1050 lavoratori, tra ex Fiat e indotto, rimasti a casa. Un atto formale che prevede, finalmente, il trasferimento di risorse regionali dei primi 20 milioni di euro – un anticipo rispetto ai 71 milioni a compartecipazione Stato-Regione –  sul totale dei 91,8 milioni totali destinati alla prima fase del progetto, quella legata alla produzione di componentistica per auto. Per l’occasione saranno presenti il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, l’assessore regionale alle Attività produttive, Mariella Lo Bello, e i vertici dell’azienda.

«Oggi prende corpo il sogno di Termini Imerese – dice l’assessore Lo Bello – abbiamo liberato le risorse e nei giorni scorsi abbiamo chiesto il parere della Corte dei conti che ha dato il via libera. Penso che le somme potranno essere disponibili già dalla prossima settimana». In realtà, sono 46 i milioni che la Regione trasferirà complessivamente all’advisor Invitalia – il soggetto titolato dal Mise nell’accordo e quindi a Blutec che li impegnerà, tra le altre cose, per l’acquisto dei macchinati necessari alla produzione – che a sua volta ne trasferirà una prima tranche da 20 milioni nei prossimi giorni all’azienda del gruppo Metec e, a fine anno, altri 26 milioni di euro. «Un risultato che ci fa bene sperare – aggiunge – e che si aggiunge alla vicenda della Cesame, azienda cui la Regione ha destinato cinque milioni di euro che serviranno per ristrutturare l’azienda e ridare lavoro a 80 persone».

Un passaggio importante che incassa l’approvazione dei sindacati che, comunque, invitano alla cautela: la priorità rimane sempre la seconda parte del progetto industriale destinata alla produzione di due modelli di auto elettriche. «L’arrivo dei soldi pubblici è sicuramente un segnale importante per la reindustrializzazione del sito – afferma il segretario regionale della Fiom Cgil, Roberto Mastrosimone – ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Dopo la fase progettuale, da giugno ci aspettiamo che possa partire la produzione ma dopo cinque anni di annunci e delusioni preferiamo rimanere cauti. Prima vorremmo vedere realizzato il progetto industriale. E spiace che in questo momento così delicato, qualcuno ne approfitti per scontri politici spinto da interessi che nulla hanno a che fare con quelli dei lavoratori».

Parallelamente all’avvio della produzione, rimane il punto interrogativo sugli ammortizzatori sociali, scaduti il 31 marzo. In base al cronoprogramma, entro la fine dell’anno dovrebbero essere impiegati 250 lavoratori Blutec, solo una parte dei 700 ex Fiat rimasti senza lavoro. «L’ispettorato regionale del lavoro – prosegue Mastrosimone – mercoledì, dopo aver verificato l’ingresso degli operai, ha chiesto ulteriori documenti all’azienda e poi invierà la sua relazione al ministero del Lavoro. Dopodiché – conclude – ci auguriamo che finalmente si sblocchi la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori Blutec». Al 17 maggio, infine, è stato rinviato l’incontro alla Regione per discutere degli ammortizzatori destinati a circa un centinaio di lavoratori dei servizi.


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